sabato 15 febbraio 2014

Come leggere le etichette dell'olio (prima parte)



Partiamo da un presupposto fondamentale:
il legislatore (soprattutto quello europeo perchè sono decisioni prese in gran parte a Strasburgo) con le norme sulle etichettature ha cercato di favorire le grosse aziende industriali a discapito degli agricoltori tuttavia il consumatore intelligente, sforzandosi un po', ha comunque la possibilità di sapere cosa compra.

Normalmente ciò che in etichetta sta in bella mostra non va guardato eccezion fatta per la dicitura che classifica il prodotto,
solo ed esclusivamente se trovate scritto: "olio extra vergine di oliva"
significa che in quella confezione c'è olio ottenuto semplicemente da olive. Queste dovrebbero essere state al momento della frangitura sane, non marce nè piene di vermi.
In teoria quest'olio non ha difetti, attenzione è così solo legalmente parlando, alcune lobbies sono riuscite a far passare i difetti per caratteristiche, ne parlerò in seguito. Ad ogni modo, di sicuro l'olio extra vergine d'oliva è fatto con le olive, con i frutti. E la cosa non è poi così banale.

Infatti quando trovate scritto semplicemente "olio di oliva" si tratta di un composto:
olio di oliva raffinato al quale si aggiunge dell'olio di oliva vergine per migliorarne il gusto.

Dunque, cos'è un olio extra vergine d'oliva lo abbiamo detto ma cos'è l'olio raffinato?
Le industrie dell'olio prendono dell'olio di oliva “lampante”, cioè olio che per difetti e gravi alterazioni non è considerato commestibile e necessita di un processo industriale di deacidificazione, deodorizzazione e decolorazione, divenendo così un prodotto assolutamente neutro sia per gusto che per colore. A questo punto aggiungono una percentuale di olio “vergine” di oliva che gli conferisce un minimo di profumo e di gusto e lo commercializzano appunto con la denominazione di olio di oliva. 

Lo scarto solido delle olive lavorate dal frantoio, contiene una quantita' residua di olio che puo andare dal 2 al 4%, per 100 kg di sansa, per recuperare questa percentuale, che non si puo' estrarre con procedimenti meccanici, si ricorre ai sansifici che provvedono all’estrazione affidandosi ad una procedura simile a quella adottata per la produzione degli oli di semi, basata sull’impiego di solventi.
Naturalmente l’olio ottenuto non è commestibile e deve essere successivamente raffinato e corretto, attraverso il procedimento utilizzato per ottenere l’olio di oliva raffinato.
Insomma, idem come sopra.

Dal punto di vista nutrizionale gli oli sottoposti al processo di raffinazione perdono la gran parte delle vitamine e dei minerali, la lecitina, i fitosteroli, e i componenti minori; inoltre hanno alterata una parte degli acidi grassi essenziali, e creano molecole dannose per il nostro organismo.
Di contro, di quanto faccia bene l'olio extra vergine d'oliva ne parlerò in altro momento.

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sabato 23 marzo 2013

Quant'è lontana l'America!


(Visualizza questo grafico in modo interattivo su Prorealtime.com)

Vi faccio vedere questo bel grafico Euro contro Dollaro per una serie di motivi. Cominciamo dicendo che il segnale tecnico di breve indica debolezza della nostra moneta (fare previsioni sui mercati finanziari nel lungo termine sarebbe un pò come cercare di prevedere il meteo della prossima estate).

Ho tracciato due trend line, la prima rialzista si nota come abbia ben lavorato dal 24 luglio 2012 fino al 20 febbraio 2013 quando è stata rotta. (Le trend line sono valide fino a quando non vengono appunto violate.) Dal massimo del 1 febbraio è possibile tracciare una efficace trend line ribassista, nel caso quindi pro Dollaro. (Ho tenuto conto dei valori espressi in close vista la volatilità tipica di questo strumento).

Cosa vuol dire questo? Conseguenze caso Cipro? E la Grecia cosa fa? E l'Italia torna al voto?
Boh, non ho idea, so solo che ora il grafico dice che il Dollaro sta meglio dell'Euro (ho guardato anche il rapporto Euro / Franco Svizzero, moneta rifugio per eccellenza, ma è veramente un grafico troppo nervoso, di impossibile lettura direi). I mercati negli ultimi due mesi stanno scommettendo sul fatto che faccia brutto tempo per l'Euro, e questo non induce particolare ottimismo per i fatti interni all'Europa.

Poi approfitto per dire che qui i favorevoli all'Unione Europea e all'Euro, spesso fanno discorsi conditi da improbabili confronti con gli U.S.A., ignorando "piccoli particolari"... di questi giorni ad esempio la straordinaria politica estera dell'Europa che seppur in una vicenda comica per gestione e tragica per le persone coinvolte, come quella dei marò non ha preso alcuna posizione. D'accordo, per ripicca al loro mancato acquisto dei nostri elicotteri ci saremmo tenuti i militari; d'accordo la parola dovrebbe essere sacra; però cavoli, gli indiani si sono permessi di sequestrare il nostro ambasciatore e l'UE muta?! Se ha un problema un diplomatico texano, o uno dell'Illinois, o della Florida la voce degli Stati Uniti d'America è una sola. Compatta. Punto.

Chiaro il concetto? La Politica europea dov'è? A parte che decidere di quanto latte possiamo produrre; di quanti gradi ci dobbiamo piegare di fronte all'industria straniera; di quale politica economica/fiscale possiamo/dobbiamo intraprendere; esiste un progetto di Stati Uniti d'Europa?
Può esistere senza neanche un briciolo di politica estera comune che sia guerre come in Libia o Mali o su questione diplomatiche?
E quale sarebbe questo progetto di unione perchè qui "forse" non si è capito...

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giovedì 21 marzo 2013

Prelievo forzoso



Non solo a Cipro... la notte appena trascorsa è stata burrascosa per la piccola comunità in cui vivo e la causa principale è l'idiozia della U.E..

Se a Cipro infatti il furto avverrebbe direttamente sui conti correnti (cosa per altro già vista qui dall'odiato Amato), dalle mie parti grazie alle demenziali normative sulla libera circolazione dei delinquenti avviene direttamente in casa.

E' andata male ad un mio vicino svegliatosi alleggerito di contanti e materiale high-tch, a me giusto un corposo spavento, svegliarsi con la scoperta della finestra aperta, grazie alla pressione sulla vescica della mia compagna a pochi giorni dal parto, è un'emozione cui avremmo fatto volentieri a meno.

I carabinieri seguono piste che portano a gente dell'est europa, disperate a casa loro e che abbiamo importato qui fornendo due alternative:
- paghe da fame con vero e proprio sfruttamento del lavoro;
- libertà di delinquere.

Del resto le nostre grosse aziende volevano territori dove poter delocalizzare... vuoi non far loro un favorone?? E allora giù alle frontiere e liberi tutti.

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giovedì 26 luglio 2012

Cercando l'onda...

Come più volte ripetuto negli ultimi tempi sono molto preoccupato sul futuro di diversi paesi dell'attuale Unione Europea, Italia inclusa.
Per come la vedo io la crisi economica è assolutamente reale e non dipendente dalle dinamiche finanziarie che ne sono un effetto, non una causa. La crisi sociale (disoccupazione e aumento della povertà) è, e sarà, la tematica clou del prossimo futuro. I conti di molti stati europei non vedo come possano migliorare visto che le entrate tributarie caleranno ancora e le uscite, leggasi ammortizzatori sociali e interessi sul debito non potranno diminuire; idem le spese gestionali dei baracconi scheletro dell'apparato burocratico-clientelare di fatto intoccabili.

In questo contesto ci sono stati e ci saranno dei tentativi da parte degli organismi finanziari e politici di tenere in piedi il sistema. Ad ora stanno facendo tante parole, fuffa; stanno cercando di spargere ottimismo e liquidità.
Controllano i centri di potere politico, controllano le banche centrali, controllano i media. (Si noti bene che i tre poteri sono strettamente collegati, senza l'uno non può esistere l'altro; ergo sono ragionevolmente uniti per aiutarsi vicendevolmente).

Detto ciò, essendo alle porte agosto, mese con volumi/scambi solitamente ridotti nelle borse e considerato come diversi titoli/indici abbiano a che fare con supporti tecnici (figure grafiche che storicamente hanno rappresentato un efficace punto da cui ripartire), per il breve termine non escludo un inversione di trend, o meglio dire un pò di rimbalzo tecnico che dia qualche tempo di pausa ai mercati.
E' una mia boutade, agosto per cominciare, poi si vedrà se si riuscisse a respirare fino a Natale. (Sfido a trovare nei miei articoli degli ultimi 24 mesi uno spunto ottimistico! Intendo sottolineare questa cosa perchè c'è gente che da anni dice che stiamo per ripartire e media, compra, investe e blablabla).

Porto un paio esempi grafici a sostegno del mia tesi agostana:
- se prendete il nostro ftse mib a 5anni noterete il minimo del 9 marzo 2009;
- se prendete intesa sanpaolo (perchè sono i bancari i titoli più "delicati" e rappresentativi degli ultimi periodi), noterete il minimo del 13 settembre 2011;
bene, abbiamo raggiunto quei livelli.

Aggiungiamoci che qualche occasione a questi prezzi c'è (esempio di questi giorni l'affaire Hera-Acegas), il che può rappresentare un pò di benzina per la speculazione, e il cocktail potrebbe essere interessante.

Detto ciò si raccomanda massima prudenza, il trend di fondo resta solidamente negativo sotto il punto di vista tecnico (grafico) e fondamentale (dati macro); con ciò io il mio pronostico per l'estate lo provo a fare.

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lunedì 30 aprile 2012

Carte truccate, povertà reale

L'Europa in generale e l'Italia in particolare stanno portando avanti una politica economica di carta, di facciata che impropriamente e pubblicitariamente viene spacciata come "politica di rigore".
Di fatto qui si sta attenti alla carta, ai numeri e non al reale sistema paese (è un tasto su cui ha battuto molto duca di finanza politica.

Prendiamo spunto da un esempio sintomatico di queste ore con la minaccia di controlli particolari su agriturismi e strutture ricettive in genere. E' evidente che questo "terrorismo" deprime consumi già deboli di suo (come ben spiega zener qui).

Buttiamo giù due numeri a titolo di esempio inventato buono per rendere l'idea:
l'anno scorso la tale attività ricettivo-alberghiera a conduzione familiare il 1°maggio ha assunto una ragazza in nero. Ha incassato in quel giorno 1000euro di cui 700euro messi a registro e 300euro in nero. Quei 300euro ovviamente li fa uscire in spese cash: 80 alla ragazza presa in nero, con 70euro ci fa una spesa alimentare per la famiglia e con i restanti 150euro ci fa uscire due ricariche telefoniche o un pò di benziana, una serata a teatro o cinema e magari un jeans.

Quest'anno la stessa identica attività ha meno prenotazioni causa crisi, in più ha perso pure un cliente che ha paura di lasciare i suoi dati alla gdf, ne consegue che non chiama la ragazza in nero su cui risparmia 80euro. Alla fine incassa il 20% in meno dell'anno prima, 800euro anzichè 1000.
700euro li registra, 100euro li fa in nero a un cliente di vecchia data. Con quei 100euro non può più fare le cose che ha fatto l'anno scorso con 220euro, andrà perciò a tagliare le spese cash.

Questo esempio banale spiega benissimo quale sia una delle due colonne che stanno facendo crollare le spese correnti delle famiglie con piccola partita iva. Per lo stato italiano però di fatto cambia poco e nulla; 700euro venivano registrati prima e 700euro vengono registrati ora.

Lui, lo stato, presenta i suoi conti ai burocrati internazionali e dice, belin noi la crisi la stiamo superando abbiate fiducia del resto i numeri non mentono. Poi sì, c'è un calo dei consumi generale, mancano quei contanti del nero; perde il lavoro quella studentessa o casalinga che perciò andranno a tagliare a loro volta le spese; il tutto si somma alla crisi industriale e dunque il calo c'è ma è un calo che su carta per lo stato italiano non è drammatatico.

Chiaro il senso del discorso? Su carta stando ai numeri possiamo anche tenere botta qualche mese sopprimendo il nero dei poveri (quello dei ricchi col cazzo che lo vanno a toccare!) il problema però è che nella realtà l'impoverimento del Paese e dei suoi Abitanti è molto più grave!

Su carta stando ai numeri possiamo aumentare tutto, invetarci nuove tasse e coniugarle col rigore di bilancio. Ma quella è solo carta, fumo negli occhi della gente e degli investitori stranieri!
La realtà si chiama destinazione povertà per sempre più persone e quelle dovrebbero valere sempre di più di qualunque pezzo di carta!

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domenica 26 febbraio 2012

Scoperta spaziale



I nostri stipendi sono inferiori a quelli greci e ciprioti, la metà di quelli tedeschi e olandesi.


In "compenso" le nostre partite iva hanno la pressione fiscale più alta d'europa....


Tornando agli stipendi da dire che nel vechio continente solo Malta, Slovenia, Portogallo e Slovacchia sono messi peggio.


Sarebbe stato umiliante classificarsi all'ultimo posto, ecco a cosa servono gli stipendi dei nostri politici e megadirigenti pubblici!!!


Strano che in questo contesto spopolino sommerso e nero, vero?!


Sì sì, il problema è chiaramente l'evasione fiscale. Senza di quella non avremmo i vincoli europei e nemmeno questa classe diregente.... nel senso che economicamente ci allinieremmo alla classifica sulla libertà di stampa con le conseguenze del caso... il nostro posto è lì con Guyana, Lesotho e Sierra Leone.

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mercoledì 1 settembre 2010

Troppo comodo!

veniva bene anche ai francesi una u.e. allargata per i loro business su larga scala.
veniva bene una libera circolazione delle persone sempre per i loro business su larga scala.
ovvio che non ci fossero solo ed esclusivamente benefici perchè per tante piccole aziende quest'apertura ha rappresentato una chiusura e perchè l'equilibrio sociale ne avrebbe per forza risentito (per questi motivi mi sono sempre dichiarato contrario all'attuale progetto di u.e. ed ho apprezzato la scelta svizzera).

ora le autorità francesi vogliono espellere i rom bulgari, slavi e rumeni su basi nulle.
belin che comodi che siete!
belin che rispetto delle regole (che voi avete contribuito in modo decisivo a scrivere) che avete!

i rom che hanno deciso di andare in francia, per ribadisco regole scritte da voi, hanno gli stessi identici diritti e doveri dei francesi. non mi risulta che i francesi che sopravvivono nelle barecche o sotto i ponti siano espulsi dal paese... e neppure gli italiani che vivono in francia vengono espulsi per ordine pubblico (al massimo verranno ammazzati in carcere...).

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giovedì 18 febbraio 2010

Euroscettici?


a proposito, questo è lo storico andamento eur/chf non male no?
chiaro, non vale per tutti. certamente se tu hai una classe dirigente tipo quella greca, portoghese, castigliana ecc. da solo non puoi andare da nessuna parte, cioè puoi giusto fare la fine dell'argentina... dunque meglio ancorarsi a bruxelles almeno da tirare a campare.
però è dimostrato anche che se un paese è ben amministrato può benissimo stare fuori dalla moneta unica e tutto ciò che ne consegue come han fatto gli svizzeri.
ps: parentesi, già che ho nominato l'argentina mi viene in mente una cosa che non so se vi avevo detto. l'anno scorso di questi tempi la pay-tv locale non bastava più a pagare i debiti del calcio ma non poteva offrire di più per i diritti televisivi perchè non sarebbe rientrata dell'investimento; ergo il campionato di calcio non poteva partire. allora il governo ben sapendo quanto sia fondamentale il "circenses" ha comprato lui i diritti tv calciofili offrendo molto più del privato in modo da permettere al carrozzone del pallone di tirare avanti e pazienza se aveva pagato un prezzo fuori mercato.

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mercoledì 13 gennaio 2010

Sicurezza

si parla tanto di body scanner, ok, se le radiazioni siamo sicuri che non fanno male (cosa che però tanto sicura pare non sia) non vedrei problemi irrisolvibili alla sua applicazione però ecco, io non capisco (o peggio lo capisco) del perchè ci venga imposto di aver paura solo di determinate cose (es. appunto il terrorismo) quando queste stesse poi compiutamente ad un mero calcolo matematico così terribili non sono.
gli esempi in tal senso si sprecano, l'ultimo fresco fresco fu la maiala.

sotto silenzio invece sta passando la proposta della comunità europea con cui si vorrebbe innalzare il limite attualmente consentito delle aflatossine nella frutta secca ma anche mais, riso, fichi, oli vegetali grezzi e semi di cacao.
alla fine dovrà pronunciarsi anche il parlamento europeo (entro i prossimi tre mesi). gli onorevoli italiani per fortuna pare siano contrari ma attualmente sembrano in minoranza, del resto sai il business di poter avvelenare tranquillamente senza tante menate...

ma belin ma belin ma belin!
ma quali calcoli ci sono da fare se è certificato che queste cacchio di muffe sono riconosciute come fattori potenzialmente cancerogeni?!
con un punto di partenza così (fonte Dipartimento di Salute Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare dell'Istituto Superiore di Sanità – Reparto OGM e Micotossine) come puoi anche solo metterti lì a pensarci di portare a 10 microgrammi per chilo la dose massima contro gli attuali 4 microgrammi per chilo?!

più o meno le stesse scene già viste in ambito ogm con studi fatti sui topi austriaci al quanto allarmanti e di cui parlammo qui.

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mercoledì 4 novembre 2009

Togliere il crocefisso per imporre una cultura unitaria

l'unione europea come è noto è un artificio finanziario, una unione forzata di popoli completamente diversi tanto che possiamo parlare addirittura di diverse etnie.
a differenza di quanto caratterizza gli stati uniti d'america però noi abbiamo un passato fatto di storia, cultura, tradizioni e anche guerre.

siccome non può esistere una europa unita con le sue sane e caratteristiche diversità si vuole creare un popolo e un pensiero uniforme facendo tabula rasa del passato.

l'idea non è poi così originale, già hitler e stalin vietavano crocefissi, bruciavano libri, abbattevano Chiese e impedivano ogni espressione di pensiero libero del resto volevano costruire una entità astratta, un ammasso di popoli tenuti insieme con la sola forza bruta.

oggi come allora si vuole cancellare la nostra cultura, le nostre tradizioni in nome di una tollerenza intollerante per un fine molto più bieco: in senso lato si chiama business.

togliere le nostre diversità a colpi di bacchetta magica per distruggere le fondamenta del nostro essere uniformarci e renderci tutti zombie uguali o animali da ammaestrare se preferite.
zucche vuote, consumatori devoti solo al denaro senza quell'impiccio rappresentato dalla cultura, dalla tradizione, dalla diversità, dal cervello.

nel giro di pochi anni siamo così stati privati del gusto.
ortaggi e derivati, carni e derivati fatta eccezione per poche produzioni si fabbricano allo stesso modo in tutta europa.
piante fatte crescere nel cotone o nel polistirolo tenute in vita da gocce chimiche che cadono costanti diventano ad esempio pomodori. vacche che si alimentano solo a mangime e producono 60 litri di liquido bianco al giorno. polli cresciuti a migliaia in enormi capannoni dove l'antibiotico diventa pane quotidiano. vini che costano meno del succo d'arancia.
così non riconosciamo più i sapori.

siamo stati privati dell'identità nazionale.
squadre di calcio, volley e basket formate da giocatori stranieri gareggiano nei campionati vari e hanno la presunzione di rappresentare le nazioni.
atleti naturalizzati e oriundi vincono e perdono per noi trofei magari con la mano sul cuore mentre salgono al cielo le note del nostro inno.

popoli e prodotti stranieri si mescolano a noi senza la benchè minima regola. in un disordinato e caotico ordine. una specie di anarchia che converge però su un unico binario.

e allora il nemico non può che essere la diversità di richiamarsi ad una cultura Cristiana fatta di strani valori: solidarietà, carità, giustizia sociale, sobrietà nei consumi.
la libertà di richiamarsi laicamente o meno alla parola mite del Vangelo non può essere accettata così come la libertà di esprimere attraverso il colore degli striscioni allo stadio la propria appartenenza ad un gruppo o ad un altro.

non è questione di essere Cristiani o meno, è la nostra storia, la nostra cultura, la nostra tradizione che non viene accettata.
in tibet politiche analoghe vengono portate avanti dai cinesi verso un altro popolo e la sua dottrina: lo stile di vita buddista.
anche molti stati musulmani perseguono la stessa identica ma opposta via. per tenere tutti uniti impongono una cultura religiosa con l'obiettivo che è sempre quello di uniformare e cancellare le coscenze, le identità.

NO A QUESTA UNIO€ €UROP€A

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martedì 3 novembre 2009

A quando il divieto di parlare italiano?


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sabato 6 giugno 2009

C'è chi dice no

spesso mi domando:
ma perchè non ci hanno dato parola sulla costituente europea?

perchè nei paesi dove il referendum si è tenuto hanno vinto i NO?! (olanda, francia e irlanda).
perchè si continua come se quei NO non ci fossero mai stati?

poi mi rispondo LL

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mercoledì 3 giugno 2009

Per le elezioni sono pronto

ecco per chi posso votare. LL

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martedì 2 giugno 2009

Che fare il 6/7 giugno?

per aiutarmi ad inquadrare la cosa parto dalle parole di zener scritte su P.O. il quale fa notare come all'europarlamento:

"l'Italia è rappresentata solo sulla carta.
Per la "questione Battisti", alla quale tenevamo così tanto, si sono presentati solo in 6 su 78: solo l'8%.
E se la questione fosse stata meno importante in quanti si presentavano?
Ministro Brunetta: qui c'è pane per i suoi denti, se è vero che il suo pane sono i fannulloni!
Se poi dobbiamo tagliare le spese improduttive, inutili, anche qui c'è parecchia materia prima: un europarlamentare italiano è in assoluto il più costoso - interessante questa classifica offerta dal Corriere - per non dire che è inutile viste le assenze: non lo scriviamo solo qui; lo disse anche Prodi e non mancano articoli di settimanali autorevoli nella materia politica.
Parlando chiaramente: ma abbiamo proprio bisogno di strapagare questi inutili parassiti?
E' ora di dire basta: si chiedono sacrifici al popolo pagatore, che vive di sudore e lavoro, per sperperare fiumi di soldi che finiscono nelle tasche di questo o quel raccomandato.
Da un lato il fatto che per queste questioni siamo un popolo supino è una fortuna: evita rivolte di tipo francese, che da parte del ceto più in difficoltà, la classe operaia, sarebbero più che legittime.
Ci manca quello che i filosofi tedeschi chiamavano Volkgeist, lo spirito popolare.
Ma ci manca anche perchè questo spirito ce lo hanno tolto: ormai le elezioni non sono più una espressione democratica ma un semplice gioco di somme per questo o quel colore politico."

a ciò aggiungo una cosa curiosa ma che rende l'idea di quanto siamo marionette:
l'ue spende due milioni di euro per spot che inducano a votare i giovani, spot che passano su programmi e tv dedicate ai giovani.
perchè?
beh, perchè più alta è l'affluenza e più basse sono le schede nulle e bianche e maggiore è la legittimità che si prendono dal popolo.

io non intendo legittimare questo schifo di sistema per due motivi (che andrò a esporre meglio nei prossimi due articoli):
- l'assoluto disprezzo della classe politica;
- l'assoluta contrarietà a questa unione europea. LL

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lunedì 6 aprile 2009

G20 di londra, il mio punto di vista

detto che almeno a parole tutti hanno concordato sulla necessità di combattere l'elusione fiscale (cioè la legalizzazione dell'evasione) perchè questi paradisi fiscali somigliano tanto ai buchi neri spaziali.
infatti i soldi prodotti nei e dai 20 grandi, anzichè tornare in circolo nelle economie degli stessi finiscono per sparire, per aggiungere zeri su dei monitor inutilizzati. zeri che mai andranno spesi, zeri che mai torneranno a creare qualcosa. sono lì. come morti.

veniamo al dunque, a su cosa si è combattuta la partita vera con schieramenti divisi.
è noto come obama volesse immettere valanghe di soldi sul mercato. e l'ha ottenuto.
ciò ai cinesi e alle varie economie in esplosione stava bene perchè senza quei soldi i loro prodotti resterebbero invenduti.

l'europa invece ha puntato i piedi soprattutto sulle regole. perchè?

perchè l'europa al suo interno, in uno stato chiamato u.e., vuole ricreare il mercato globale, una copia dell'asse america-cina.
e come?
beh, con l'allargamento ad est, quell'est che può produrre a costi da terzo mondo ma non può consumare.
e con quell'ovest che ha i capitali.
la lotta è lì.

se l'europa non riesce in questo l'alleanza america-cina che senza addentrarci troppo nello specifico ha collegamenti enormi anche dal punto di vista valutario dollaro-yuan poichè in due parole se il dollaro si svaluta il debito lo comprano i cinesi in cambio del loro export; gli americani non potranno comprare oggetti in euro; gli europei compreranno bene quelli made in usa.
insomma usa-cina sarebbe caput mundi e il vecchio continente potrebbe rimanere col cerino in mano.

e allora gli europei che da tempo hanno deciso "per noi" di allargarsi ad est hanno bisogno di regole non tanto per loro, perchè polonia, romania, bulgaria (solo per citare i paesi più grandi) sono annesse nello stato, inteso ue appunto. dunque i regolamenti servono sì ma si possono "aggiustare in modo conveniente" più facilmente tra una federazione di stati mentre diventa più difficile agire a proprio vantaggio per chi si muove da fuori, da stato (usa) con stato (cina, india, brasile ecc.). insomma il problema sono le finanziarie americane, non le nostre.

obama sà questo, ha bisogno di un europa forte ma non troppo, non quanto la sua america.
spingere per la turchia in europa gli serve per fare bella figura col mondo arabo ed al contempo per fare un dispettuccio a sarcozy e alla merkel. proprio i due capi di stato europei che maggiormente hanno richiesto nuove regolamentazioni sanno che aprire alla turchia oggi sarebbe troppo presto, accrescerebbe il problema della questione sociale (trattato di schengen); già c'è da inserire economicamente e socialmente tutto il blocco ex-aderente al patto di varsavia.
ma "tranquilli", purtroppo per la turchia è in u.e. è solo questione di tempo... LL

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