Che fare il 6/7 giugno?
per aiutarmi ad inquadrare la cosa parto dalle parole di zener scritte su P.O. il quale fa notare come all'europarlamento:
"l'Italia è rappresentata solo sulla carta.
Per la "questione Battisti", alla quale tenevamo così tanto, si sono presentati solo in 6 su 78: solo l'8%.
E se la questione fosse stata meno importante in quanti si presentavano?
Ministro Brunetta: qui c'è pane per i suoi denti, se è vero che il suo pane sono i fannulloni!
Se poi dobbiamo tagliare le spese improduttive, inutili, anche qui c'è parecchia materia prima: un europarlamentare italiano è in assoluto il più costoso - interessante questa classifica offerta dal Corriere - per non dire che è inutile viste le assenze: non lo scriviamo solo qui; lo disse anche Prodi e non mancano articoli di settimanali autorevoli nella materia politica.
Parlando chiaramente: ma abbiamo proprio bisogno di strapagare questi inutili parassiti?
E' ora di dire basta: si chiedono sacrifici al popolo pagatore, che vive di sudore e lavoro, per sperperare fiumi di soldi che finiscono nelle tasche di questo o quel raccomandato.
Da un lato il fatto che per queste questioni siamo un popolo supino è una fortuna: evita rivolte di tipo francese, che da parte del ceto più in difficoltà, la classe operaia, sarebbero più che legittime.
Ci manca quello che i filosofi tedeschi chiamavano Volkgeist, lo spirito popolare.
Ma ci manca anche perchè questo spirito ce lo hanno tolto: ormai le elezioni non sono più una espressione democratica ma un semplice gioco di somme per questo o quel colore politico."
a ciò aggiungo una cosa curiosa ma che rende l'idea di quanto siamo marionette:
l'ue spende due milioni di euro per spot che inducano a votare i giovani, spot che passano su programmi e tv dedicate ai giovani.
perchè?
beh, perchè più alta è l'affluenza e più basse sono le schede nulle e bianche e maggiore è la legittimità che si prendono dal popolo.
io non intendo legittimare questo schifo di sistema per due motivi (che andrò a esporre meglio nei prossimi due articoli):
- l'assoluto disprezzo della classe politica;
- l'assoluta contrarietà a questa unione europea. LL
Etichette: elezioni, pensiero organizzato, u.e.
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page