lunedì 6 aprile 2009

G20 di londra, il mio punto di vista

detto che almeno a parole tutti hanno concordato sulla necessità di combattere l'elusione fiscale (cioè la legalizzazione dell'evasione) perchè questi paradisi fiscali somigliano tanto ai buchi neri spaziali.
infatti i soldi prodotti nei e dai 20 grandi, anzichè tornare in circolo nelle economie degli stessi finiscono per sparire, per aggiungere zeri su dei monitor inutilizzati. zeri che mai andranno spesi, zeri che mai torneranno a creare qualcosa. sono lì. come morti.

veniamo al dunque, a su cosa si è combattuta la partita vera con schieramenti divisi.
è noto come obama volesse immettere valanghe di soldi sul mercato. e l'ha ottenuto.
ciò ai cinesi e alle varie economie in esplosione stava bene perchè senza quei soldi i loro prodotti resterebbero invenduti.

l'europa invece ha puntato i piedi soprattutto sulle regole. perchè?

perchè l'europa al suo interno, in uno stato chiamato u.e., vuole ricreare il mercato globale, una copia dell'asse america-cina.
e come?
beh, con l'allargamento ad est, quell'est che può produrre a costi da terzo mondo ma non può consumare.
e con quell'ovest che ha i capitali.
la lotta è lì.

se l'europa non riesce in questo l'alleanza america-cina che senza addentrarci troppo nello specifico ha collegamenti enormi anche dal punto di vista valutario dollaro-yuan poichè in due parole se il dollaro si svaluta il debito lo comprano i cinesi in cambio del loro export; gli americani non potranno comprare oggetti in euro; gli europei compreranno bene quelli made in usa.
insomma usa-cina sarebbe caput mundi e il vecchio continente potrebbe rimanere col cerino in mano.

e allora gli europei che da tempo hanno deciso "per noi" di allargarsi ad est hanno bisogno di regole non tanto per loro, perchè polonia, romania, bulgaria (solo per citare i paesi più grandi) sono annesse nello stato, inteso ue appunto. dunque i regolamenti servono sì ma si possono "aggiustare in modo conveniente" più facilmente tra una federazione di stati mentre diventa più difficile agire a proprio vantaggio per chi si muove da fuori, da stato (usa) con stato (cina, india, brasile ecc.). insomma il problema sono le finanziarie americane, non le nostre.

obama sà questo, ha bisogno di un europa forte ma non troppo, non quanto la sua america.
spingere per la turchia in europa gli serve per fare bella figura col mondo arabo ed al contempo per fare un dispettuccio a sarcozy e alla merkel. proprio i due capi di stato europei che maggiormente hanno richiesto nuove regolamentazioni sanno che aprire alla turchia oggi sarebbe troppo presto, accrescerebbe il problema della questione sociale (trattato di schengen); già c'è da inserire economicamente e socialmente tutto il blocco ex-aderente al patto di varsavia.
ma "tranquilli", purtroppo per la turchia è in u.e. è solo questione di tempo... LL

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1 Commenti:

Alle 6 aprile 2009 alle ore 17:04 , Anonymous Anonimo ha detto...

secondo me ci sarebbe da aggiungere che da questo g20,è uscito anche che le banche saranno ancora più libere di fare quello che vogliono e cioè di scrivere sui bilanci quello che vogliono.Tanto sapevamo già che il pianeta è in mano a pochi banchieri e ai lro servitori che sono tanti.A volte mi chiedo se ha ancora senso seguire le notizie e se non sarebbe meglio lasciare perdere tutto e andare in giro per il mondo a goderci quel poco che ci resta.

 

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