venerdì 29 aprile 2011

Nuove regole per l'economia e la finanza italiana



La vicenda Parmalat se non fa giurisprudenza perlomeno insegna che:

- Le banche si sono fatte fregare da uno scanner. Insomma sono innocenti come dei bambini ma allora sono anche tremendamente idiote... E qualcuno gli affida i risparmi?

- La contrattazione in euro è ormai quasi superata, nel futuristico presente il valore delle azioni viene scambiato in clandestini.

Da rilevare inoltre che difendere l'italianità delle s.p.a. è una questione ed un reato che esula dalla politica.
Le vicende giudiziarie di unipol / bnl e popolare lodi / antonveneta infatti insegnano che:

- I politici sono ignorati dall'economia dei massimi sistemi. Ma allora a che cavolo li votate a fare?

- I politici sono come le banche, quando c'è da prendere prendono e si dimostrano furbissimi. Quando c'è da pagare sono come quegli "idioti" che alla cassa non trovano il portafoglio e si distraggono goffamente di qualunque cazzata.

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venerdì 15 aprile 2011

Il bicchiere è vuoto



Si è da poco concluso Vinitaly e stando a quello che si è sentito il settore vitivinicolo godrebbe di buona/ottima salute. Potenza dei media che vogliono farci pensare quello che viene bene a loro. In realtà la situazione è pessima. Bastano un paio di dati:
- la superficie nazionale vitata nel giro di pochi anni ha perso 10/15mila ettari;
- e negli ultimi 30anni in Italia si è praticamente dimezzato il consumo procapite di vino.
Questo dice già tutto.

Aggiungiamoci pure che il mercato interno è sempre più in mano a un numero sempre più ristretto di aziende che vendono il prodotto a prezzi appena appena superiori al succo d'arancia (10-20centesimi il cartone).
Insomma si va di fatto verso un latifondismo industriale con margini in calo.

Ovviamente un paese che beve a tavola poco e male è un paese dove aumenta l'eccessivo consumo di alcolici a livello giovanile con nefaste conseguenze oggi nei week-end, e domani poi i fegati presentaranno il conto alla collettività.

Quello che importa alla politica pare essere uno zero virgola all'etilometro... si vendono per quattro multe mentre nel ristorante medio pochi si permettono una bottiglia da 10/30euro di cui poi possono berne un bicchiere solo onde evitare di lasciare alla stradale soldi e patente.

A grandi numeri stiamo in piedi grazie ad un aumento dell'export che però non riguarda tutti i vini, piuttosto premia i marchi del resto non venitemi a dire che un americano o un cinese può cogliere la differenza tra un vino e un'altro. Poche storie, conta l'etichetta e se hai un ristorante con carta dei vini certi li devi avere per forza, altri non sono necessari. Dipende tutto dalla fama, dal marketing. Non a caso la Sicilia, ormai prima regione italica del settore, si sta aggrappando al marchio dop per il suo vino trainante e a Verona ne è stato esposto il logo in sfarzosa pompa magna.
Insomma facile facile servire un servizietto per cui tutto va bene. Dipende chi vai ad intervistare. Un pò come se per conoscere lo stato di salute dell'auto in Italia si andasse a basarsi su quello che dicono in casa Ferrari.

A numeri reali stiamo in piedi grazie a:
- contributi comunitari;
- manodopera straniera;
- conduzioni familiari;
- finanza creativa (che sta arrivando anche qui leggasi valori di magazzino legalmente ok ma poi in pratica assolutamente irrealistici).

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Dio li fa, poi li accoppia


Peggio dello stato israeliano...
soltanto i fanatici islamisti.

Riposa in pace ragazzo che sognavi un mondo migliore.

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sabato 9 aprile 2011

Para..bossi


Leganord e t'immagini (o ti vuole essere fatto pensare) un partito che in estrema sintesi non abbia che fare con la vecchia politica democristiano-socialista, che sia nuovo, pulito, fuori da certi giri o almeno questo sostengono molti militanti, poi...

...poi il capo viene condannato con sentenza definitiva dalla Cassazione a 8 mesi di reclusione per violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti (enimont);
...poi i rapporti politici con gente a vario titolo accusata per mafia;
...poi i condoni e le depenalizzazioni;
...poi le guerre/missioni di pace;
...poi il fallimento di Credieuronord e le accuse di Fiorani;
...poi il bancomat per i tifosi;
...poi Che Guevara verde;
...poi questa pseudo riforma della giustizia/amnistia;
...poi questi contrasti in tema d'immigrazione con Francia e Germania.

Ma siamo proprio sicuri che questi siano quelli duri e puri??
No perchè a vedere così dopo aver tanto fatto la voce grossa contro la peggio politica DC & PSI sembra proprio un paradosso... hanno finito per rassomigliarsi un casino al nemico dichiarato!

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giovedì 7 aprile 2011

Scacco matto sulla pelle dei migranti

E' un periodo di lavoro molto intenso per chi come me gestisce un'azienda agricola, sapete con la primavera e ci sono da fare tante tante cose per prepararsi alle stagione calde.

Dal potare, al seminare/piantare, al concimare, al trattare insomma per quelli che necessitano di manodopera stagionale il periodo più intenso di norma è iniziato da un mesetto e proseguirà fino all'autunno.
Eventuali appendici per chi possiede oliveti e agrumeti ma gli altri alberi da frutta vanno ad esaurirsi durante l'estate; come per molte culture orticole l'inverno porta un pò di riposo/meno casino.

Al giorno d'oggi i giovani italiani generalmente sfuggono questi lavori anche perchè troppo spesso, specie al sud, le paghe sono da fame e i contratti non sono regolari o non vengono proprio fatti (vedi l'inchiesta di Gatti de l'espresso di qualche tempo fa). E poi diciamocela tutta, non fa figo per un italiano lavorare nei campi... uhm, visti i tempi non fa proprio figo lavorare... (mi riferisco ai modelli "sposati con uno ricco"; "approfittati di chiunque").

Per questo non sono affatto sorpreso che i centri per l'accoglienza dell'ondata migratoria in atto siano stati posizionati in meridione (però un pò di donne andrebbero portate al nord, servono sempre più badanti).
E men che meno sono sorpreso che questi riescano a scappare da recinti improvvisati. Adesso arriva un permesso di sei mesi, e vabbeh almeno nel settore chi volesse assumere regolare...

Per le fabbriche del nord europa non c'è ancora tutta sta fretta anche se ovviamente per un africano medio rappresentano la soluzione migliore. Quelli che vogliono l'uovo oggi si fermeranno, quelli che puntano alla gallina domani proseguiranno in ogni caso il nostro governo se la gode. Nel primo saranno contenti i latifondisti, nel secondo saranno problemi degli europei perciò che aprano i portafogli e ci aiutino a gestire l'invasione. Scacco matto.

Che poi intendiamoci, 20mila persone sono solo un piccolo piccolo antipastino... d'accordo, bastano a mandare in crisi il nostro "efficente" apparato statale ma tanto per rendere l'idea è praticamente lo stesso numero di tifosi sampdoriani che gruppi ultras e club blucerchiati con ogni mezzo portarono a Roma, e riportarono a Genova nel giro di 24ore in occasione della finale di coppa Italia di due anni fa. Dunque eventualmente imparate da noi perchè con tessera del migrante, divieto di migrazione e tornelli marini non potete cavarvela.

Infine non dimentichiamoci: la manodopera agricola si prende adesso non oltre; le fabbriche qua sono in crisi profonda e all'estero tutta sta gente non serve; infine questo è solo l'inizio, con qualche pezza pagata ad improvvisati governicchi non si va distante, servirebbe un piano serio per l'Africa, anzi è necessario ma bisogna cambiare totalmente strada (farò qualche proposta prossimamente).

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