Io so' io e voi nun siete un cazzo
purtroppo oggi la pubblicità è l'anima del commercio.
dico purtroppo perchè questo porta benefici ad aziende che investono con successo negli spot a prescindere da quello che poi è il prodotto offerto.
reclame che forniscono esempi straordinari in tal senso li vediamo bene specialmente nei prodotti alimentari.
insomma per alcuni paga di più investire in spot che non in qualità. la qualità ormai è diventata prodotto di nicchia e alla fine non necessita neppure del passaggio promozionale per vendere.
non si fa pubblicità per farsi conoscere, la si fa per vendere. trovo questa sia una distorsione dell'originario concetto di pubblicità e porta la massa a comprare merda.
ad ogni modo gli spot spesso offrono spunti di riflessione, per la sagacia con cui vengono realizzati alcuni di essi meritano riflessioni.
uno che gira in questi giorni e che certamente avrete visto anche voi mi ha molto colpito per l'onestà, per la riproduzione fedele di come vanno le cose in italia meglio di un trattato di sociologia.
cristian de sica può decidere chi far entrare nel privè; arriva un tale e gli viene chiesto il pass. niente pass niente ingresso.
arriva la figa, la belen, e chiede se allora non può entrare nemmeno lei.
ma no! le viene risposto, lei può entrare ugualmente e può far passare tutti gli amici che vuole.
alla fine il tipo sfigatello già respinto una volta torna a domandare di entrare ma niente, non ha il pass e neppure la raccomandazione.
Etichette: ordine mondiale, pubblicità, società
2 Commenti:
Chi lavora alla produzione di uno spot è un vero professionista. Niente e' per caso.
a torino ieri 12-12, buttafuori non fa entrare un tale che estrae la pistola e lo ammazza.
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