mercoledì 25 novembre 2009

Sempre a proposito di pil

grazie al blog di marshall sono venuto a conoscenza di un discorso pronunciato da John Fitzgerald Kennedy, (a proposito, per paragone l'attuale presidente-nobel per la pace.... ha deciso di tenersi stretta la produzione di mine anti-uomo... obama sei come balotelli: fate parlare di voi in certi termini perchè avete la pelle nera, foste bianchi non godereste di questo buonismo!)


Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo.

Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.

Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.

Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi.

Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.

Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani.

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2 Commenti:

Alle 26 novembre 2009 alle ore 21:25 , Blogger Alessandro Federico ha detto...

La tragedia sta nel fatto che gli Statunitensi hanno votato Obama perchè volevano cambiare (e quì sono decisamente più avanti e coraggiosi di noi) mentre lui ha avuto accesso a quel posto soltanto perchè stava bene ai Signori della Fed.

 
Alle 27 novembre 2009 alle ore 12:07 , Blogger LL ha detto...

hai ragione

 

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