Nè ottimista, nè catastrofista
poche nuove sui mercati azionari, le previsioni fatte negli scorsi giorni si sono rivelate esatte e adesso siamo arrivati sui supporti... speriamo non si sfondi non tanto e non solo per una questione squisitamente borsistica ma proprio per un discorso macroeconomico globale cioè, se i grafici bucassero allora quello che si dice nei "bar" rischierebbe di essere vero...
della serie: bilanci legalmente falsi; buchi di cui è sconosciuto il fondo; artifici contabili con effetto domino; giochetti tra agenzie e banche insomma un bel minestrone avvelenato.
comunque, al momento calma e gesso. sono stati semplicemente raggiungi i supporti in fretta e furia d'accordo ma non è una novità che le discese siano sempre più rapide rispetto alle salite come non può sorprendere la doppia velocità che caratterizza wally e le piazze europee specie quelle latine.
di solito in queste fasi sono portato a non credere nè agli ottimisti nè ai catastrofisti, più sovente la verità sta in mezzo. e come al solito mi attengo ai grafici. pratiche che in questi anni hanno pagato. ergo: nè contro il mercato, nè cavalco l'onda mediatica.
certo visti i tassi bassi e le difficoltà dell'azionario verrebbe da investire in modo alternativo, non a caso volano le quotazioni delle opere d'arte (asta record per un picasso) oppure puntare sul vecchio mattone?
però anche lì non mancano le incertezze, certo, se ci fosse la possibilità di comprare a 3mila euro al metro in pieno centro dove il mercato batte sugli 8-9000... e se magari si trovasse qualche amico che non facendotelo sapere ci mettesse il grosso della spesa... ;-)
Etichette: crisi economica
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