domenica 11 aprile 2010

Art. 21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Le righe che seguono saranno comunque poche per descrivere la rabbia e lo sdegno che proviamo. In queste ore due atti vergogosi si sono consumati tra l'indifferenza. Ieri, alcuni sampdoriani presenti alla giornata inaugurale del Trofeo Ravano con l'intento di proseguire la campagna di opposizione e controinformazione sulla Tessera del tifoso (che dura da oltre due anni) sono stati fermati e portati in questura da 7 volanti della polizia, di fronte a bambini e famiglie, trattati come criminali, feccia. I modi ve li lasciamo immaginare. Vi diciamo solo che l'unico addebito che risulterà al termine del loro soggiorno di quasi un'ora in questura sarà quello di avere appeso alcuni striscioni ("NO ALLA CARTA DEL TIFOSO", "TESSERA DEL TIFOSO REATO DI STATO" sono i violenti slogan).
Oggi il capo ufficio di gabinetto della questura che nel corso di un'intervista televisiva sul derby intima ai tifosi sampdoriani di non proseguire domenica la propria protesta contro la Tessera (che mai, sottolineamo, è andata in questi anni al di là del civile dissenso pubblico) perchè il derby non può diventare teatro di rivendicazioni contro i vertici del calcio. Dove stiamo arrivando? Dobbiamo supinamente, meschinamente piegarci a qualunque imposizione ci vogliono propinare? Non siamo liberi di esprimere un parere che va contro gli interessi dei potenti del calcio, del ministero e delle questure. E' davvero così? Noi diciamo basta!
Rivendichiamo il diritto di tutti ed ognuno a manifestare le proprie idee, il proprio consenso o dissenso verso argomenti che lo toccano in prima persona, che é un diritto proprio di ogni cittadino, non si tratta solo di tifosi di calcio. Di certo il loro livore, la loro arroganza ci stanno dando quella linfa di cui in questo momento abbiamo bisogno.
Oggi più che mai: no alla tessera del tifoso.
Invitiamo tutti i tifosi Sampdoriani e tutte le persone che si reputano libere e vogliono continuare a decidere e non a far decidere gli altri al loro posto, ad unirsi a noi e non sottoscrivere la tessera. Non diamola vinta a chi ha già deciso tutto al posto nostro.
Ultras Tito Cucchiaroni


questa la frase che appare sui media locali dopo l’intervista a Primocanale di Sebastiano Salvo, capo di gabinetto della questura di Genova:

"Registriamo una spiccata ostilità, soprattutto dalla tifoseria sampdoriana, rispetto alle regole in generale, e in particolare all'adozione del progetto 'tessera del tifoso'. Naturalmente noi ci appelliamo al buon senso di tutte le tifoserie, perché è ovvio che non potremo assolutamente consentire che il derby venga preso a spunto e occasione per fare delle recriminazioni sul piano delle iniziative che attengono alla sfera politica e organizzativa del calcio e che quindi nullla hanno a che fare con la gara"


ps: vengo a sapere che a empoli hanno identificato 30 ragazzi per manifestazione non autorizzata contro la tessera del tifoso....

Etichette: ,

1 Commenti:

Alle 11 aprile 2010 alle ore 13:53 , Blogger LL ha detto...

è una giornata lunghissima questa, sono le 13.40 inserisco ancora due righe, mi lavo i denti e parto, stasera c'è il derby ma voglio essere a zena entro le 16.00.
5 ore prima perchè non sono un cliente nè uno zombie menefreghista.

mai come questa volta della partita non me ne frega un belino, o meglio, per essere un derby lo vivo con una freddezza ed un'apatia assoluta.
sono troppo preso da questa faccenda della tessera con i suoi cupi contorni, ho bisogno di parlare con un pò di gente perchè qui la "battaglia" si fa veramente pesante.
è una questione che coinvolge il senso civico di ognuno di noi, le nostre più basilari libertà.

mi rimbombano nella testa queste parole attribuite ad un uomo dello stato

"è ovvio che non potremo assolutamente consentire che il derby venga preso a spunto e occasione per fare delle recriminazioni sul piano delle iniziative che attengono alla sfera politica e organizzativa del calcio e che quindi nullla hanno a che fare con la gara"

penso all'adunata sediziosa di empoli... ai racconti di chi domenica era a verona (non ho nemmeno voglia di parlarne.. accessi negati, bandiere vietate, scudi, manganelli..)
e sinceramente ho un pò paura. cioè, ho la certezza che le stanno provando tutte... sò bene che da parte nostra non ci piegheremo mai e che anzi di fronte alle parole ed ai fatti di questi giorni saremo ancora più compatti e determinati e questo mi spaventa un pò.
quello che vedo avvenire in thailandia, iran, cambogia e via discorrendo rischia seriamente di verificarsi anche qui.
a pensarci bene forse si è già verificato... sempre a genova.

 

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page

Questo sito web denominato "RUMORSRISPARMIO" e' un "blog", ovvero per definizione un diario online. Il sito non è curato e redatto a scopo di lucro, ma piuttosto per semplice passione per gli argomenti trattati. Non vi è alcuna altra motivazione aldilà di questa passione personale e non vi è alcun interesse economico collegato neppure in via indiretta. In questo sito si possono leggere riflessioni e valutazioni sul mondo della Borsa e della finanza che derivano sempre e comunque da conoscenze e percezioni strettamente soggettive, parziali e discrezionali. Dunque assolutamente e costantemente soggette a possibili errori di interpretazione e valutazione. Pertanto, cio' che in questo sito si puo' leggere non puo' essere considerato e non intende peraltro in alcun modo rappresentare sollecitazione del pubblico risparmio o consulenza all'investimento. Quello che qui e' possibile leggere e' da ritenersi per definizione e in ogni caso sempre inadatto ad essere utilizzato per reali strategie di investimento. Di conseguenza, si sconsiglia chiunque nel modo piu' assoluto e categorico di agire in questo senso. Si precisa che questo sito internet non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Non puo' pertanto essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge numero 62 del 7.03.2001.