mercoledì 10 marzo 2010

Origliando in treno...

domenica mentre sto viaggiando mi capita di ascoltare quattro amici che chiaccherano di lavoro.

il primo apre le danze dicendo che sta per chiudere la sua azienda metalmeccanica, lui e altri due soci con in più due dipendenti. si chiude perchè ci escono a malapena i soldi per pagare gli stipendi, il resto va tutto fra tasse e burocrazia. nero non riesce a farne e i margini sono troppo bassi.

il secondo ha un'azienda agricola che gestisce insieme ad un altro, producono fiori se ho inteso bene. dice che è mezzo disperato perchè ha da prendere 15mila euro in giro ma non riesce a farsi pagare. inoltre il mutuo continua a correre e quello lo deve versare con puntualità... poi chiosa: "fortuna che riesco a fare un pò di nero altrimenti avremmo già chiuso".

il terzo ha un'impresa di pulizie, lavora finchè vuole ma gli sembra di lavorare per lo stato. diceva una roba del tipo che se fatturasse tutto gli converrebbe essere dipendente piuttosto che non titolare. facendo un pò di nero guadagna qualcosina in più di quanto se fosse dipendente ma poca roba, comunque apprezza la libertà che dà l'essere capo.

il quarto, anzi la quarta è libero professionista non ho ben capito in cosa, forse collabora con un centro estetico e anche lei ringrazia il nero altrimenti sarebbero guai pure per lei.

insomma, non è la prima volta che mi capita di pensare che senza il nero in italia sarebbe la fine di tutto.
capisco che un dipendente il quale paga le imposte senza scampo sia incazzato dal fatto che altri evadono però lui deve anche capire che se le piccole imprese e i liberi professionisti non evadessero un pochino forse, anzi molto probabilmente, lui non lavorerebbe.... (a meno che non fosse un militare...)


nota bene:
non è un inno all'evasione! è semplice cronaca da diario senza pretesa di alcun tipo.

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1 Commenti:

Alle 10 marzo 2010 alle ore 14:44 , Blogger dubbio ha detto...

Sottoscrivo. In pieno.

 

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