venerdì 19 febbraio 2010

Più inquiniamo e più business facciamo (fanno)

a chiamparino e alla moratti se non altro va dato il merito di essere riusciti a far parlare dell'inquinamento cittadino, settimane e settimane di soglia oltre il limite non bastava più... comunque dubito si voglia realmente fare qualcosa. se inquinassimo di meno vorrebbe dire che spenderemmo di meno dal punto di vista energetico. ergo non a tutti la cosa starebbe bene (e pure il dio pil ne risentirebbe..).

secondo un recente studio nella città di genova, una "striscia sul mare" dunque molto soggetta ai venti e con poco ristagno dell'aria e per di più ormai priva di industrie, nel 2009 ci sarebbero stati 260 decessi riconducibili direttamente allo smog.
se fosse vero a milano e torino città industriali per eccellenza nonchè "rotonde in mezzo alla pianura" quanti sarebbero i morti da smog?

al di là di blocchi auto che non risolvono il problema bisognerebbe fare un lavoro più ampio.
esempio: doppi vetri in tutte le abitazioni ed uffici; ristrutturazione di edifici ad alta dispersione di calore (con i moderni strumenti tecnologici è possibile valutare quanto un edificio rilascia in termini di calore il che significa più riscaldamento ovviamente); forme di produzione energetica pulita; riscaldamenti più bassi, cioè meno camice e più maglioni. inoltre mettere uno stop all'ampliamento delle periferie male non sarebbe di certo ma se la gente va in campagna e si fa un pò di orto altro danno all'economia.

il problema è che sono tutte misure sì fattibili ma con un ritorno economico esclusivamente di breve termine. nel medio "conviene" continuare su questa strada perchè più inquiniamo e più spendiamo.
e più spendiamo più il pil cresce.

per dire a che punti siamo arrivati: in molte stazioni ferroviarie troviamo decine di televisori che trasmettono ininterrottamente messaggi pubblicitari. avete idea della spesa? per fabbricarli, impiantarli e per tenerli accesi 24ore su 24? il tutto per cosa? per invogliarci a spendere di più in snack e cazzatine varie. ha senso tutto ciò?
e la spesa per le luci natalizie che addobbano le strade ha senso? a parte invogliarci a spendere dico, che senso hanno?
entrare in un megastore per elettrodomestici con decine e decine di televisori accesi che senso ha? il concessionario di auto tiene i veicoli tutti sempre accesi per caso? (belin non vorrei aver dato un'idea...)
e si potrebbe andare avanti all'infinito con questi sprechi che rappresentano costi per la nostra salute e il nostro portafoglio e un business per pochi. peccato siano quei pochi ad avere le mani nelle stanze dei bottoni... (e poi qualcuno si crede che votando....).

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1 Commenti:

Alle 28 febbraio 2010 alle ore 20:28 , Blogger Pierint ha detto...

Condivido tutta quanto hai detto e aggiungo gli sprechi dell'illuminazine pubblica delle città. Molte strade sono illuminate a giorno anche in piena notte. Basterebbe tenere metà lampioni accesi per avere un risparmio annuo di soldi pubblici e di milioni di barili di petrolio e tanto C02 in meno nell'atmosfera oltre. Piero

 

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