Nuovi alloggi popolari tra p.i.l., povertà e soluzioni leniniste
parliamo un pò dell'ipotesi di realizzo di 5-6000 nuovi alloggi popolari visto che l'opera del ponte sullo stretto è talmente demenziale, economicamente svantaggiosa, eticamente demoniaca, antistorica che è superfluo rifletterci sopra.
domanda:
secondo voi sono tanti anche fossero 6000?
risposta:
lo sapete che in italia ci sono oltre 8000 comuni dunque la grande opera consiste in meno di un alloggio a comune? (questo domanda e risposta ci servono poi dopo)
dunque viene da supporre che si realizzeranno un centinaio di alloggi per ogni grande città o capoluogo..
dunque viene da supporre che nelle città metropolitane sorgeranno due tre condomini in più, verrà estesa la periferia che tanto costa in termini di sicurezza.
indiscutibilmente vero che attorno all'edilizia girino un sacco di settori: meccanica, materie prime, ingegneria, finanza, accessori, arredi, servizi, manodopera perciò le città che ne beneficeranno faranno lì per lì affari.
però da striscia la notizia sappiamo nel bel paese esistono già condomini pronti, o semipronti, alcuni inaugurati ma tanti non assegnati...
inoltre il problema grosso di oggi non è questo perchè ricordiamoci che tali alloggi popolari di cui ora si prevede la realizzazione tra una balla e l'altra saranno disponibili verso il 2020 quando si spera saremo fuori da questa crisi.
infatti ciò induce già una prima conclusione:
tali alloggi oggi non servono per migliorare le condizioni generali piuttosto quelli di chi ha un business legato alle costruzioni (e come detto sono tanti per carità, non tutti, non necessariamente le fasce più in crisi).
e quali sicuramente nello specifico sono queste fasce più in crisi?
quelle che oggi non riescono a pagare il mutuo o l'affitto.
bingo!
il problema oggi è questo, pagare mutuo e affitto. c'è un mare di case sfitte e case pignorate, questo bisogna evitare! non serve ad una fava al tipo sfrattato o che sta perdendo tutto che nel 2020 ci siano sti tre alloggi in più! (non tutti i soggetti in crisi infatti lavorano in business correlati all'edilizia).
e non parliamo di legge della domanda e dell'offerta che dovrebbe far calare il prezzo perchè il mutuo quello è, e l'affitto pure.
se siamo in emergenza (e lo siamo) occupiamoci delle emergenze.
ora vi dico una cosa, nel mio piccolo comune ci saranno una ventina di alloggi da ristrutturare con pochi euro che se non ristrutturi col tempo verranno giù visto che l'opera di "colonizzazione & salvataggio" portata avanti dai tedeschi si è fermata con l'addio al marco.
dico solo nel mio comune una ventina di alloggi solo da sistemare!
oggi quasi ogni comune d'italia (lasciamo giusto stare quelli più alpini e appenninici) è a pochi minuti d'auto da una medio grande città. da autostrade. da reti ferroviarie. da piccoli aeroporti. da ospedali. da scuole. da centri commerciali. dal posto di lavoro.
ma in questi comuni vivono sempre meno persone e lo stato nulla fa per favorirne un ritorno, e proprio la misura dei nuovi alloggi infatti va nella direzione opposta.
se uno vive appena fuori città fa mantenimento del territorio il che significa meno frane, meno incendi. significa che un pò di frutta e verdura se la produce. significa che vive di più (statistiche) e vive meglio (più relazioni sociali, più attività fisica, più cibo sano e aria buona). significa che consuma meno droghe (statistiche). significa che produce meno delinquenza (statistiche).
ma sapete che vi dico?
che colmo dei colmi tutte queste cose abbassano il p.i.l.!!!!
sì perchè il pil sale se ci sono frane e incendi perchè devi stanziare opere e soldi per ripare a tali disastri.
perchè se l'insalata o le patate le compri al centro commerciale alimenti il sistema se te le produci da te no.
se vivi di più prendi più pensioni.
se vivi meglio consumi meno psicofarmaci, meno medicine e hai meno bisogno delle strutture sanitarie.
se non consumi droga e non produci delinquenza dai meno soldi alla criminalità e c'è meno bisogno di personale nelle forze dell'ordine.
ecco il grande business oscuro dell'allontanamento della gente dalle campagne!
ecco perchè dobbiamo ingrandire le periferie, costruire, ammassare gente in pochi metriquadri.
costruire case che non servono a un tubo se non a spendere un bel pò di soldi quando già le abbiamo.
queste, nota bene:
sono le tipiche idee comuniste leniniste. e questo rende il tutto ancora più assurdo!
un vecchio adagio diceva una roba del tipo che i comunisti pagano tizio per scavare un fosso e pagano caio per riempirlo.
noi metaforicamente facciamo le stesse identiche cose più una cosa peggiorativa visto che alla lunga ciò ci farà del male! LL
Etichette: campagna, case popolari, città, p.i.l., periferia
4 Commenti:
Strepitoso anche questo post.
Quella storia sul p.i.l. è una gran boiata!: hai fatto bene a rimarcarla, come ho già fatto io tempo fa.
Ci sono case in abbondanza: è vero.
Avevo un bilocale vuoto, da vendere; non s'è fatto avanti neanche un italiano in un anno; alla fine mi sono arreso e l'ho affittato a una coppia di rumeni. Tutto bene, finora: speriamo bene anche in futuro. Questo vuol dire che ci sono case in sovrabbondanza. E non aggiungo altro!
Tempo fa, ho sentito di un sindaco delle colline genovesi, che vende case pronte da abitare ad 1 euro simbolico, col vincolo di trasferirsi là armi e bagagli. E ne ha tante: tutto il paese in vendita. Tra l'altro, non ho fatto a tempo a scrivermi il nome del paese: se sai qualcosa, fammelo sapere.
Conosci Ceriana? domani ne parlo.
Ciao.
grazie marshall!!!
no, non so il nome di quel paese.
ottimma l'iniziativa di quel sindaco! ce ne fossero...
comq c'è anche da rieducare su questo aspetto la gente, a cui far capire che fai prima a fare 20km dalla campagna alla città che non a farne 5 da un punto della città all'altro.
in aggiunta ai molti vantaggi.
è chiaro che non tutti possono fare questo discorso, il problema è che di quelli che potrebbero (tanti) pochissimi lo fanno.
ceriana la conosco sì!
ti leggerò volentieri.
ps: se riesci a recuperarlo segnala pure qui il link al tuo post sul pil
Luca L.,
quel mio articolo sul PIL, si riferiva ad un fatto legato al precedente Governo Berlusconi.
Se non erro, era l'autunno del 2006 e il PIL era sceso di qualche frazione di punto. La sinistra, soprattutto Bersani, in una puntata di Ballarò aveva criticato aspramente e sornionamente il governo Berlusconi per quella discesa di PIL. E giù a sfottere e a criticare Berlusconi. Come se questi avesse la bacchetta magica e avesse la soluzione per tutti i malanni d'Italia.
Mi ricordo che, in quel post, dissi che il PIL è una grandissima boiata; ma quale sia, non ti saprei dire perchè all'epoca macinavo uno o due post al giorno, di carattere politico.
Ciao.
E sappimi dire di Ceriana: quello che fanno nelLa Settimana Santa.
p.s.
oggi ho visto scorrere la tua regione al giro d'Italia: CHE SOGNO, CHE BELLEZZA !!!!
LL,
ho ricordato meglio.
Quel mio post del 2006 sul PIL, aveva a che fare anche su un grande controsenso. I presenti a quel Ballarò criticavano il governo perchè, dicevano, non stava facendo niente contro l'inquinamento (in quei giorni c'era un dibattito aperto sulla desertificazione avanzante), ma, nello tempo, nella stessa trasmissione lo criticavano perchè la produzione industriale era calata, facendo così ridurre il PIL di quella frazione di punto. Il controsenso rilevato in quella trasmissione, consisteva nel fatto che, da un lato chiedevano misure efficaci contro l'inquinamento, dall'altro chiedevano misure di appoggio alla produzione industriale. Non era un vistoso controsenso? Si sa che la produzione industriale crea inquinamento! E inoltre, dal punto di vista dell'inquinamento, come dici anche tu, fare 5 km in auto accodati, equivale a farne 20, ma anche più, in campagna senza traffico.
Ciao.
p.s.
se vuoi, lo puoi pubblicare di là, come post. Mi sembra interessante.
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