venerdì 20 febbraio 2009

Sono preoccupato

come è noto oggi è venerdì e tutto lascia supporre che lo s&p500 finirà per chiudere sotto gli 800punti, tecnicamente sul grafico a candele di formazione settimanale (che penso posterò domani) avremmo un segnale davvero pessimo... davvero preoccupante.

in italia vedo che lo stato prosegue a 100 all'ora nell'opera di "controllo" (anche se forse non è il termine più corretto) della popolazione.

passano per decreto in un sol colpo almeno due principi incredibili per un cittadino romano o greco di 2000 anni fa quando nasceva la Democrazia...
- ronde di liberi cittadini (ex divise in pensione);
- presunzione di colpevolezza per la flagranza visto che se ho bene inteso chi verrà colto in flagranza di reato (stupro) si farà il carcere prima ancora del processo. non occorre ricordare che non sempre chi viene colto in flagranza poi effettivamente risulta colpevole dal processo, perchè può essere che tizio fosse lì, che passasse di lì, che si trovasse nel posto sbagliato al momento sbagliato. capita non solo nella pubblicità di chewingum.. (da notare che la presunzione di colpevolezza qualche tempo fa l'avevano già applicata a qualcuno.. ora la estendono ad altri... domani chissà..)

ricapitolando:
questa crisi economica mi preoccupa molto da un punto di vista grafico e se penso ai provvedimenti presi negli ultimi tempi qui in italia sono ancora più preoccupato visto che non si combatte la crisi, si ci "cautela" di fronte al popolo...
vengono introdotte le ronde e l'esercito per strada, vengono assunte persone nelle forze dell'ordine, viene estesa la presunzione di colpevolezza (non solo per le vicende da stadio), viene limitata la libertà d'espressione e la libertà di movimento nonchè la libertà di manifestazione subisce cambiamenti importanti, gli eletti li decidono i partiti e comunque il parlamento conta sempre meno anzi è un peso perchè si va avanti a decreti o voto di fiducia, taluni hanno l'immunità, il lavoro dei magistrati nei confronti di furbi&pezzigrossi viene complicato (nuove norme sulle intercettazioni)...

insomma sarò paranoico ma ribadisco, sono sinceramente preoccupato. LL

1 Commenti:

Alle 24 febbraio 2009 alle ore 18:41 , Blogger LL ha detto...

fonte, tgfin


"Con la crisi democrazia a rischio"
L'allarme è stato lanciato dal Vaticano
Sulla scia della crisi economica il rischio è che in pericolo ci siano democrazia e diritti umani. A pensarla così è la Santa Sede, che lancia il suo allarme alle Nazioni Unite attraverso il suo osservatore permanente a Ginevra: "Troppo spesso, periodi di gravi difficoltà economiche sono stati contraddistinti dall'aumento di potere di governi caratterizzati da una dubbia propensione alla democrazia".

A esprimere questa parua è stato dunque l'arcivescovo della Santa Sede, monsignor Silvano Tomasi, intervenendo durante la sessione speciale del Consiglio dei diritti dell'uomo sulla crisi economica mondiale. "La Santa Sede" ha spiegao "prega affinchè questo tipo di conseguenze possa essere evitato nella crisi attuale, perchè sfocerebbe in una grave minaccia per la diffusione dei diritti umani fondamentali per i quali quest'istituzione ha lottato con tanta tenacia". I rischi per la democrazia e i diritti umani sono, secondo l'arcivescovo, "un'altra conseguenza della crisi economica globale che potrebbe essere particolarmente importante per il mandato delle Nazioni Unite".

"Negli ultimi cinquant'anni" ha detto ancora il rappresentante della Santa Sede nel suo intervento alle Nazioni Unite "si sono raggiunti alcuni importanti risultati nella riduzione della povertà. Signor presidente, questi risultati sono a rischio ed è necessario un approccio coerente per tutelarli mediante un rinnovato senso di solidarietà, in particolare per quei segmenti di popolazione e per quei Paesi più colpiti dalla crisi".

"Tuttavia" ha detto ancora "si ripeteranno errori vecchi e più recenti, se non si intraprenderà un'azione internazionale concertata volta a promuovere e tutelare tutti i diritti umani e se le dirette attività finanziarie ed economiche non verranno poste su una strada etica che possa anteporre le persone, la loro produttività e i loro diritti all'avidità che può scaturire dall'attenzione al solo profitto".

In merito alle origini dell'attuale crisi economica e finanziaria, l'osservatore della Santa Sede aveva sottolineato che "la crisi è stata causata, in parte, dal comportamento problematico di alcuni attori del sistema finanziario ed economico, inclusi amministratori bancari e quanti avrebbero dovuto essere più diligenti per quanto riguarda i sistemi di monitoraggio e di affidabilità. Quindi sono loro ad avere la responsabilità dei problemi attuali. Tuttavia, le cause della crisi sono più profonde".

"La crisi attuale" aveva spiegato in precedenza l'arcivescovo Tomasi "ha dimensioni economiche, giuridiche e culturali. L'attività finanziaria non può ridursi a ottenere facili profitti, ma deve includere anche la promozione del bene comune fra quanti prestano, prendono in prestito e lavorano".

"L'assenza di un fondamento etico" ha infine aggiunto "ha portato la crisi a tutti i Paesi a basso, medio e alto reddito. Quindi citando Benedetto XVI, monsignor Tomasi ha rilevato che "la delegazione della Santa Sede esorta a prestare una rinnovata attenzione alla necessità di un approccio etico alla creazione di collaborazioni positive fra mercati, società civile e Stati".

 

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