Mentre la bce taglia ancora di uno 0,5% e le borse tracollano...
in irlanda so di manifestazioni e scioperi carichi di rabbia e tensione, lontani dalla cultura di quel paese anche per numero di adesioni.
in islanda idem come sopra.
in lettonia in aggiunta a quanto sopra c'è stato nei giorni scorsi anche qualche atto di "guerriglia urbana" qualche tafferuglio in pratica.
problemi simili in tutto l'est europeo.
in quella terra chiamata spagna a una settimana dalle elezioni regionali sono stati messi fuori legge un altro paio di partiti baschi, poi nel week-end si è votato e i partiti baschi rimasti hanno comunque tenuto bene.
le banlieu di parigi sono sempre monitorate con grande cura come la situazione delle principali città greche appare critica, di oggi la notizia di un autobomba nei pressi di atene mi pare che ha colpito un'impreditore anche se non ci sono ancora rivendicazioni.
in aggiunta sicuramente tante notizie similari non arrivano o sono giunte soltanto in parte, ad esempio nel regno unito ho sentito numeri da brividi sui fallimenti di piccole aziende o comunque attività quali negozi e pub, qualcuno ha parlato di 39 aziende/attività al giorno ma non è dato sapere come stia reagendo la popolazione; nella cugina america è dato vedere ingegneri diligentemente in coda per posti da elettricista.. prendiamo tutto per buono e speriamo questa quiete duri...
è questo il successivo problema a mio avviso, la crisi temo lo porterà problemi sociali. (sottolineo temo, non auspico. lo dico per chiarezza perchè ho letto anche di cambi normativi significativi per i reati di sovversione e roba similare...)
se penso che la crisi è solo agli inizi, almeno stando a sentire gli "esperti" e del resto la borsa si è sempre detto anticipi il mercato di diversi mesi, 3-6, il rischio è che possa verificarsi una fase 3 (crisi finanziaria, crisi dell'economia reale, crisi sociale).
in america ed in europa mi pare tiri un gran gran brutta aria.... e dal punto di vista sociale al momento non abbiamo ancora visto nulla se non scioperi e manifestazioni per il momento ben gestite e ben controllate ma il clima pesante, di grande tensione e rabbia verso questo sistema e chi non lo ha gestito, mi pare evidente seppur al momento incanalato in un binario corretto cioè pacifico.
questo timore è basato su quanto la storia ha insegnato.
e mi pare sia suffragato dalla serie di nuove norme introdotte in vari paesi, di quelle italiane recentemente abbiamo spesso parlato ma in europa l'andazzo è simile; di ieri la notizia di come addirittura nella tranquilla finlandia sia passata una legge che consentirà alle aziende, di monitorare le mail dei dipendenti rintracciando mittenti, destinatari, orari di invio e dimensione degli allegati.
insomma, in estrema sintesi la mia sensazione è:
qualcuno ha il culo stretto stretto (tutti quelli che hanno tratto profitti in questi anni da questo andazzo suicida) e ora questi stessi soggetti visto l'effetto domino che questa gestione ha scatenato hanno paura scoppino casini grossi, casini veri.
speriamo le cose si aggiustino pacificamente, io ad ogni modo sono lieto di guardare dalla campagna senza panico per carità ma con un minimo di apprensione questo sì. LL
Etichette: crisi sociale
5 Commenti:
Chiedo scusa, ma lei ha mai provato a chiamare la Telecom per avere una linea o l'Eni per avere il gas? Non parlo della pubblica amministrazione,che pur sta migliorando. Parlo di aziende private. L'ha mai fatto?S'è mai scontrato con l'insolenza e la cattiva educazione di certo personale?Le è mai capitato che,sopo trenta minuti di attesa,le chiudano il telefono perchè il "lavoratore"non è informato e non vuol dirlo? Sul posto di lavoro si lavora e non si mandano mail alle comari.Questa è cosa distinta dalla finanza.Il lavoratore è pagato per lavorare.Non c'entra nulla con chi trae profitti da eventuali speculazioni.Per migliorare,il lavoratore deve lavorare e l'imprendiore rispettare certe regole di diritto e altre morali. Sappia che possono sbagliare entrami ed assieme. Ma i lavoratre non deve chattare o mandare mail personali,nemmeno quando l'impreditore specula. I mafiosi ragionano così.
complimenti, come al solito ha interpretato alla perfezione (alla sua maniera) quello che ho scritto.
Quando ho sentito la notizia dell'attacco agli inglesi in Irlanda del Nord ti ho subito pensato!
In questo contesto, da te ben descritto negli ultimi articoli, aggiungo una sola cosa: sicuramente c'e' anche manodopera per gruppi come quelli che hanno organizzato quell'attacco.
sicuramente vero Daniele!
è anche questo che intendevo dire, non solo casini notturni tipo teppisti ma anche il rinforzo di gruppi violenti.
del resto fino a quando l'economia va bene, tutti sono contenti e si tengono stretto il loro bello stipendio turandosi occhi e orecchi su tutto il resto.
viceversa quando uno ha perso il lavoro, ha perso il futuro e allora diventa anche più facile riuscire a convincerlo, a farlo entrare in gruppi di lotta alle istituzioni.
Luca,
prendi il commento che ti ho scritto sopra ed elevalo alla potenza cubica. Il risultato così ottenuto, ti valga di commento a questo strepitoso post. Qui c'è sostanza e argomenti per scrivere best seller favolosi!
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