venerdì 6 agosto 2010

C'era una volta il posto fisso

ancora pochi anni fa usciti dalla scuola si sperava, ovviamente attraverso le conoscenze giuste, di entrare a lavorare in qualche grossa azienda, magari statale, in modo da sentirsi sicuri di avere un'occupazione stabile su cui costruire il futuro.

in pochi giorni anche in italia, mica stiamo parlando di un paese anglosassone patria del precariato, escono allo scoperto l'industriale fiat; la ex pubblica sip oggi telecom; e persino la banca più grande del paese, unicredit. tutti accomunati dalla volontà/esigenza di tagliare l'organico.

c'è niente da fare, il presente è questo piaccia o non piaccia, giusto o sbagliato che sia.
nessuno si senta al sicuro, nessuno abbia pretese sul futuro perchè si è tutti in ballo anche i dipendenti e non solo i titolari.

la mia idea sul come tutelare le esigenze di posto fisso e precariato l'avevo già espressa qui.
per chi è in proprio o gestisce un'azienda invece non vedo altra alternativa all'arrangiarsi.

Etichette: , ,

1 Commenti:

Alle 10 agosto 2010 alle ore 13:17 , Anonymous Anonimo ha detto...

"idem per le aziende, se vuoi godere di manodopera extra per pochi mesi la devi pagare di più di quella standard...."

Peccato che molte aziende pagano i lavoratori interinali mooolto meno di quelli a tempo indeterminato. Ciò è possibile perchè al momento dell'assunzione ti dicono che se non accetti le loro condizioni fuori hanno la fila....
Come al solito una proposta per venire incontro all'imprenditore ne viene da questo spesso snaturata.
saluti e complimenti continua che è un piacere leggerti.
ang

 

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page

Questo sito web denominato "RUMORSRISPARMIO" e' un "blog", ovvero per definizione un diario online. Il sito non è curato e redatto a scopo di lucro, ma piuttosto per semplice passione per gli argomenti trattati. Non vi è alcuna altra motivazione aldilà di questa passione personale e non vi è alcun interesse economico collegato neppure in via indiretta. In questo sito si possono leggere riflessioni e valutazioni sul mondo della Borsa e della finanza che derivano sempre e comunque da conoscenze e percezioni strettamente soggettive, parziali e discrezionali. Dunque assolutamente e costantemente soggette a possibili errori di interpretazione e valutazione. Pertanto, cio' che in questo sito si puo' leggere non puo' essere considerato e non intende peraltro in alcun modo rappresentare sollecitazione del pubblico risparmio o consulenza all'investimento. Quello che qui e' possibile leggere e' da ritenersi per definizione e in ogni caso sempre inadatto ad essere utilizzato per reali strategie di investimento. Di conseguenza, si sconsiglia chiunque nel modo piu' assoluto e categorico di agire in questo senso. Si precisa che questo sito internet non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Non puo' pertanto essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge numero 62 del 7.03.2001.