Aneddoto
a proposito di quanto sotto, mi viene in mente una cosa che mi è capitata quest'estate.
siamo ad agosto ed esce il dispaccio settimanale dell'agronomo (sapete che ho un pò di vigna) il quale consiglia di fare un trattamento all'uva a base di un insetticida in modo da "disinfettare" la stessa.
di fronte a queste soluzioni sono sempre cauto, a parte la spesa che è poca cosa, mi indispongono tre fattori:
1- uccidi tutti gli insetti, quelli buoni, utili e quelli cattivi. fai una strage insomma.
2- mi avveleno mentre faccio il trattamento (sì che ho maschera tuta e guanti però...) ed i giorni successivi in vigna non posso entrare.
3- avveleno me stesso, che un pò di vino per me lo faccio, e chi berrà lo stesso vino acquistato dal mio compratore d'uva.
vado in vigna, guardo, ne parlo con qualche anziano; ci rifletto. non mi pare necessario intervenire.
comunque vado al negozio apposito e chiedo consiglio anche al rivenditore, diplomato agronomo, partendo dal presupposto che lui è lì per vendere.
ovviamente lui dice che è meglio farlo e bla bla bla.
però gli dico: "nell'armadietto in magazzino ho visto che c'è un insetticida composto dal tale principio attivo, 20 giorni di carenza (intervallo di tempo nel quale il frutto non può essere raccolto) se mi decido dò quello che sono in tempo per ancora parecchi giorni visto che si vendemmierà tra non meno di un mese."
sapete la sua risposta?
"non darlo per carità! quel principio attivo lì l'anno scorso gli hanno aumentato la carenza, è passata a 50 giorni! quest'anno addirittura l'hanno ritirato dal mercato! portami quel poco che hai che bisogna smaltirlo ai sensi di bla bla bla".
capito?
ti danno una bomba atomica da usare in agricoltura.
poi si accorgono che han fatto una cazzata.
poi vengono i tumori.
1 Commenti:
dimenticavo, per la cronaca non ho dato nessun insetticida e non ho avuto problemi all'uva.
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