Tacchino al forno
mentre l'imprenditore presidente enrico preziosi in questa vigilia di calcio-mercato è a dubai qui c'è tanta carne al fuoco... al punto che la procura federale ha aperto un fascicolo sulla partita genoa-bari, in programma il 20 dicembre scorso ma rinviata per impraticabilità del campo.
cominciamo da un'intervista al sindaco di genova, marta vincenzi e apparsa su il corriere mercantile.
"C'è una pesantezza di rapporti tra noi e il Genoa. Non mi riferisco solo alle scelte sulla partita di domenica, anche se, per noi, si poteva giocare: se dal mattino fino all'inizio della partita ci avessero consentito di lavorare per portare il Ferraris al livello di non pericolosità".
Perché il Genoa è un problema per Tursi?
"Perché, prima di tutto, non paga l'affitto e questo ci crea problemi a non finire. La Sampdoria ha pagato i suoi debiti, il Genoa, nonostante le sollecitazioni, no; la situazione è insostenibile. Io avevo chiesto a Preziosi di chiamarmi per discutere degli assetti futuri non appena fosse stato a Genova. Mi risulta che nei giorni scorsi ci fosse; ma il mio telefono non è squillato. Né per parlare della partita sospesa dopo il sopralluogo del Gos, né per altro."
le malelingue dicono che a genova non si è giocato perchè non si sarebbe voluto togliere il ghiaccio da poche file delle gradinate e dal piazzale, sarebbe probabilmente bastato un pò di sale, pensate che abbiamo una partita rinviata per ghiaccio con il termometro sopra lo zero.. di ben 7 gradi!!
il perchè non si sarebbe voluto è facile da dirsi un po' più difficile da dimostrare....
il genoa uscito a pezzi dall'europa, giovedì sera (due giorni prima di genoa-bari) al termine di una partita tiratissima col valencia, si presentava al cospetto di un bari in forma super con tantissimi infortunati e ben quattro primavera in panchina.
ma stiamo all'ufficialità, la nota parla di "tutela dell'incolumità pubblica per la presenza di ghiaccio sia all'entrata della gradinata sud sia nelle vie di flusso e deflusso" così il questore presenti.
da la repubblica sappiamo però che il comune si è ribellato immediatamente negando che, a quasi tre giorni dalla nevicata, il ferraris potesse ancora non essere agibile.
Il direttore generale del comune, mariangela danzì, dichiara
"La decisione era già stata presa prima, sabato sera allo stadio.
Alle 21.30, mentre gli spalatori toglievano neve e ghiaccio, i vertici del club hanno fatto presente al dirigente di ruolo di Sporting Genova (società che gestisce lo stadio) che il campo era in pessime situazioni, in "prognosi riservata", e di lasciare pure tutti a casa domenica mattina. Per loro era inutile cercare di rimetterlo in sesto perché la partita non si sarebbe giocata".
chi fossero i dirigenti del genoa non è dato sapere.
l'assessore allo sport stefano anzalone dichiara:
"Mi sembra pretestuoso dire che non si poteva giocare per la presenza di ghiaccio che metteva a rischio l'incolumità del pubblico. Credo che invece ci fossero le condizioni per giocare: c'erano sette gradi, il sole e tutt'intorno allo stadio era stato sparso il sale. Il ghiaccio era solo in 30 metri quadrati davanti all'entrata della Sud, su tre file della tribuna inferiore e su altre tredici della sud inferiore. Un po' poco per dire tutti a casa."
l'assessore francesco scidone, che si occupa di tutti gli interventi fuori dal Ferraris annuncia che sarà svolta un'indagine accurata:
"Fuori dallo stadio l'Amiu in questi giorni aveva eliminato la neve e sparso il sale: lo ha fatto sia nella notte tra sabato e domenica sia domenica mattina. Noi andiamo dove ci chiamano e al comitato di protezione civile per lo stadio non è arrivato nulla".
sempre l'assessore anzalone ha dichiarato:
"Abbiamo schierato 35 spalatori e dicono che non abbiamo fatto abbastanza. Voglio capire come hanno lavorato gli operai, se sono andati via prima, se qualcuno presente ha detto loro che era inutile pulire perché non si sarebbe giocato e se c'è stata un'azione di sabotaggio: spero che qualcuno non abbia gettato dell'acqua per formare il ghiaccio e far saltare la partita".
che in seguito aggiunge:
"Le telecamere puntate sul campo sabato sera hanno ripreso cinque individui sotto i Distinti che spalavano la neve a bordo campo e la gettavano sull'erba: lo hanno fatto per 45 minuti, dalle 21.15 fino alle 22.00.
Attendiamo la risposta dell'organo sportivo, poi vedremo se rivolgerci alla magistratura: ripeto, c'è qualcosa di strano dietro a questa faccenda. Sabato notte è stata anche forzata una porta di accesso allo stadio. Abbiamo sporto denuncia in Questura evidenziando che pensiamo a un sabotaggio.
Ho chiesto di sapere chi erano quelle persone, ma nessuno le ha riconosciute perché le immagini erano poco nitide.
Abbiamo comunque stabilito che quelle persone che lavoravano quando lo stadio era chiuso non erano operai di Sportingenova, allora si può sapere chi erano?"
a supportare la tesi del sabotaggio è anche un lucchetto rotto di una porta d’accesso allo stadio.
"Questa sequenza di fatti ci ha spinto a voler andare fino in fondo a questa faccenda.
Qualcuno sabato sera ha detto al dirigente di turno di Sportingenova che era inutile spalare perché non si sarebbe giocato. Gli operai sono stati avvisati che non dovevano presentarsi domenica alle sette a lavorare. C'è stata l´ispezione e non abbiamo potuto fare nulla per evitare il rinvio.
La partita non è stata rinviata per la neve, ma per motivi di sicurezza perché c'era ghiaccio sulle gradinate e all'entrata della sud. Ghiaccio che noi avevamo tolto facendo lavorare 35 squadre... ed è ricomparso.
Secondo me la neve si è semplicemente sciolta prima dell’inizio perché la temperatura è salita a sette-otto gradi.
In ogni caso, perché il ghiaccio che avevamo tolto dall’entrata della sud con le squadre dell’Amiu e sulle sedici file delle gradinate delle tribuna, che ha causato il rinvio deciso dal Gos per motivi di sicurezza, come per magia era ricomparso? Perché nessuno ha avvertito in tempo il Comune?".
Etichette: comune di genova, enrico preziosi, genoa-bari
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