mercoledì 30 settembre 2009

Chi decide la politica economica?

tremonti si arrabbia con le banche che non vogliono sottoscrivere i "tremonti bond", non tutte per la verità ma le due più grosse purtroppo hanno detto di no.

le grosse aziende industriali chiedono a gran voce nuovi incentivi per la rottamazione, il governo apre.

arriva il condono sui soldi prima evasi e poi trasferiti all'estero, la provvigione che otterrà lo stato italiano è davvero misera: il 5%. alla fine chi godrà maggiormente da questa operazione, a parte i delinquenti che ricicleranno il loro denaro (chi evade è un delinquente), sono certamente le spa che si occupano di finanza.

non so voi ma qui si parla di tutto fuorchè del ruolo che hanno certe spa, meglio, del potere che hanno certe spa anche di influenzare i governi e le manovre finanziarie.

"democrazia parlamentare" è un termine che non mi entusiasma ormai da tempo, motivo in più quanto sta avvenendo in questi giorni...
non voglio dire che abbia ragione brunetta "golpe di una elite", voglio dire che l'elite non ha colori politici ed è in grado di mettere sotto i governi.
dovrebbe incuriosire il fatto che tanti amministratori delegati abbiano stipendi superiori a chi amministra la nazione... di per sè sarebbe cosa illogica, o no?

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2 Commenti:

Alle 30 settembre 2009 alle ore 20:39 , Anonymous Anonimo ha detto...

E' indecente che la dirigenza FIAT brandeggi l'arma della chiusura stabilimenti per "convincere" il governo ad estendere le sovvenzioni per il 2010. E' ancora più indecente che il governo abbocchi. Negli USA gli incentivi sono accompagnati ad una vera e propria rivoluzione della politica dell'auto. Stanno convincendo gente abituata a viaggiare in SUV a passare a "macchinette". Perchè quì non destiniamo le sovvenzioni ad acquisto di auto SOLO gas?
Purtroppo hai ragione. E' il paese delle lobby (anche se sono convinto che "tutto il mondo è paese")
Ale

 
Alle 30 settembre 2009 alle ore 20:54 , Blogger Unknown ha detto...

Scenario inquietante...
Questi atteggiamenti non giovano a nessuno.

 

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