martedì 12 giugno 2012

E' solo speculazione! A morte la speculazione!

Italia nel mirino, Italia sotto attacco... i media ufficiali, quelli che sopravvivono grazie agli aiuti di stato parlano lo stesso linguaggio, tutti sintonizzati sulla stessa lunghezza d'onda.
Questo per giustificare e mistificare i crolli della nostrana borsa, come se piazza affari fosse un luogo avulso dalla realtà, estraneo al resto del mondo pur essendo una bisca globale.

Cosa volete che siano 1000 aziende / partite iva chiuse mediamente al mese?
E 2000 / 2500 nuovi disoccupati al giorno?
Belin, è speculazione, siamo solidi!

Inoltre abbiamo degli scienziati, pardon, professori che ci comandano e loro hanno la ricetta giusta per la nostra economia. Sanno aumentare le tasse sulla benzina, e l'iva, e mettere tasse sulle proprietà come case e terreni, belin siamo a posto!
E' solo speculazione! A morte la speculazione!

L'economia mondiale nel medio periodo è in crescita, quella tedesca anche, e la Germania è da sempre il nostro faro, il nostro traino. Il fatto è che nonostante loro crescano noi, numeri alla mano, andiamo indietro. Andiamo indietro da mesi, da anni. Andiamo indietro mentre gli altri vanno avanti crolliamo se gli altri rallentano. Mentre il nostro debito fa strada e sempre più gente ci resta sulla strada.

Ma ce ne battiamo il belino di tutto, i nostri problemi sono causati dalla speculazione. Certo!
E poi c'è la nazionale che fa l'europeo. 'Sti cazzi!!! Dai tifiamo tutti per l'itaglia e vivremo tutti felici e contenti, di questo dobbiamo interessarci!

Seriamente, qui chi fa speculazione è chi pensa, o meglio dice, che si può serenamente scommettere sull'Italia, che siamo solidi, che non abbiamo bisogno di aiuti. Chi fa speculazione si mette contro quest'ondata ribassista che affligge il nostro mercato finanziario. Chi la cavalca fa semplicemente il saggio investitore che cavalca i trend.

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4 Commenti:

Alle 18 giugno 2012 alle ore 14:59 , Anonymous Anonimo ha detto...

Dai Lu'
non te la prendere: abbiamo una pletora di parassiti da mantenere (Attenzione: non sono gli evasori) e privilegi di caste che guai a parlarne.
Meglio "dirottare" le ragioni della crisi su evasione e speculazione, argomenti, anzi parole, semplici per gli animi semplici.
Fanno guadagnare consenso e per magia materializzano subito il colpevole, anzi i colpevoli, cioè contribuenti (preferibilmente quelli con partita IVA) ed i cattivoni che speculano al ribasso, perchè guai essere short, anche se si scommette ...ops ..si specula su una nazione.
Ripeto guai a parlare dei veri motivi che portano la crisi: governatori e classe politica superdotati in teoria e con il cervello piccolo nella pratica.
Facile tassare la prima casa con la pancia piena, facile aumentare i carburanti quando viaggi in auto blu, facile esodare migliaia di lavoratori quando si prende un appannaggio da ministro, facile aumentare le imposte quando si prendono indennità esentasse, facile tagliare le pensioni quando in pensione i nostri politicanti ci sono andati dopo 2 anni e mezzo di non lavoro.
la smetto qui.
sennò sembra che voglio speculare su tutte queste cose.
Un caro saluto
Roberto

 
Alle 22 giugno 2012 alle ore 19:52 , Blogger LL ha detto...

Roby, condivido parola per parola.

leggevo oggi che stando ai dati della cgia di mestre hanno chiuso mi pare 146mila partite iva da inizio anno, una media di circa 1600 al giorno.
quelle aperte sono naturalmente inferiori di numero e più piccole.

 
Alle 27 giugno 2012 alle ore 15:27 , Blogger LL ha detto...

"buoni" anche i dati di ieri sulle vendite al dettaglio... proprio che sta belin di speculazione guarda cosa si va a inventare...
qui l'economia reale tira alla grande, il problema sono i mercati finanziari!

secondo i dati resi noti dall'Istat, l'indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio ha segnato un ribasso tendenziale del 6,8%, il peggiore dal gennaio 2001, quando sono inziate le serie storiche. Le vendite di prodotti alimentari diminuiscono del 6,1%, quelle di prodotti non alimentari del 7,1%.

ad aprile variazioni tendenziali negative si registrano in tutti i gruppi, con i ribassi più marcati che riguardano: prodotti farmaceutici (-9,2%), abbigliamento e pellicceria (-8,9%) e calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-8,6%).

Piccoli negozi e botteghe ad aprile hanno subito una forte contrazione delle vendite, pari all'8,6% su base annua. Ma è stato un aprile 'nero' pure per la grande distribuzione, che in termini tendenziali ha segnato una flessione del 4,3%. Hanno ceduto perfino i discount alimentari (-3%), che proprio durante la crisi avevano mostrato una buona tenuta.

 
Alle 6 luglio 2012 alle ore 23:07 , Anonymous Anonimo ha detto...

Caro Luca
questi sono numeri che fanno rabbrividire e preoccupare.
I professoroni lassù intanto perseguono ancora le politiche di rigore: forse non hanno capito che sul piano strada la vita è diversa che dagli scranni di palazzo.
Monti è un pericolo, non è adeguato, prima se ne va e meglio è.
Roby

 

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