Poste Italiane: vergogna
Questo il testo di una lettera che mi è pervenuta... conosco la situazione personalmente, garantisco per la sua autenticità.
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Poste Italiane negli anni ha saputo offrire nuovi prodotti, servizi bancari e assicurativi che si sono affiancati al consolidato "core business" di servizio postale. Questo ha indubbiamente attratto nuovi clienti; la famosa "banca di paese, sotto casa".
Con quattro righe del tutto inaspettate, da pochi giorni Poste Italiane comunica alla "Spettabile clientela" (Spettabile???) che l'ufficio sito in XXX dal 14 aprile resterà chiuso nei giorni di mercoledì e sabato. L'ufficio postale più vicino, quello di XXX perde tre giorni di apertura: martedì, giovedì e sabato.
I due piccoli comuni dell'Alta Valle XXX sono entrambi suddivisi in tante frazioni caratteristica di un territorio frastagliato, scomodo negli spostamenti e considerato ufficialmente "zona depressa" con tanto di popolazione sempre più anziana.
A seguito di questa improvvisa "riorganizzazione" che si noti bene, investe uffici che lavorano, si passa sommando complessivamente le vecchie sei aperture settimanali ciascuno da un totale di 12 a 7. Quasi un dimezzamento delle ore di servizio.
Comodo, per Voi risparmiare soldi in questo modo.
Le code agli sportelli saranno per Noi Spettabile clientela.
Lo stress e l'aumento di lavoro sarà per i Dipendenti.
I disagi saranno ancora per Noi Spettabile clientela.
Lasciate da parte l'ipocrisia, qui di Spettabile non c'è nulla! Semmai parliamo di $fruttabile clientela...
Soprattutto per le persone più anziane, per chi è stretto con gli orari di lavoro, sia esso dipendente che lavoratore in proprio (e peggio se spera nel sabato per sbrigarsi le commissioni), si profilano lunghe attese (secondo logica saranno praticamente raddoppiate le code) e decadimento del servizio; penserete mica che i vostri impiegati possano lavorare in modo così concentrato mantenendo la stessa qualità, vero?
Chiediamo perciò che il servizio torni come prima!!!
Altrimenti trovando chiuso, trovando lunghe code, trovando dipendenti legittimamente nervosi magari troveremo anche altri sportelli disponibili a offrirci servizi finanziari... ma ora non vogliamo pensare a questa eventualità.
I clienti.
Etichette: disservizi, Poste Italiane, riorganizzazione industriale
4 Commenti:
Le poste è un po’ come l’ultimo anello della catena alimentare. Un sistema perverso che costringe la gente a presentarsi anche solo per una maledettissima raccomandata.
Poi qualcuno le grane se le cerca perchè di alternative economiche alla posta ce ne sono a bizzeffe oggi.
Cordialità
lo andrò a dire a quegli anziani da cui la più vicina banca dista 12km.
gambe in spalla che l'alternativa c'è!
e anche per chi ha l'auto, dai 25km di curve e la banca è lì che ti aspetta. basta prendersi 2ore di permesso come immagino fa un gianpaolo qualsiasi.
abbi pazienza per la risposta ma belin, dire
"qualcuno le grane se le cerca perchè di alternative economiche alla posta ce ne sono a bizzeffe oggi"
è come queli che dicono
"l'hanno stuprata? eh però, l'alternativa alla minigonna c'è."
"hanno rubato l'auto? eh belin cazzo ti compri l'auto nuova e bella e ci vai a napoli, te le cerchi."
e via discorrendo all'infinito
@ LL
disservizi a iosa ce n'è anche dove abito io .
a me in posta è capitato di rifiutarmi il pagamento con Visa .
alla faccia della banca !!
gli ho detto se l'eroina se la iniettavano in fronte ,come Jimi Hendrix faceva .
ma almeno lui era quel genio che tutti conosciamo .questi invece....va beh, lasciamo perdere
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