Se conviene non lavorare possiamo solo fallire
Col passare dei giorni sono sempre più incazzato e disgustato da questa manovra.
Intanto vedo grazie ad un programma elaborato per il corriere.it che avendo iniziato a dare soldi all'inps a 19 anni finisco per avere un ritardo approssimativo sulla pensione di 5,2 anni. Siccome questa è una manovra di equità uno che ha iniziato a versare contributi una decina d'anni dopo di me va in pensione 2-3 anni dopo del sottoscritto. Sempre detto, meglio fare il cazzone.
E l'idea di chiudere l'azienda mi frulla nella zucca alla grande... rinuncerei a vendere l'uva ma con i soldi che ricavo oggi da ciò mi ci pago giusto contributi, iva (su uva e olio), imposte varie, tenuta contabilità alla coldiretti.
Se mi levo la vigna, lavoro due tre mesi d'estate in regola poi mi metto in disoccupazione e gestisco le olive cinque sei mesi all'anno con il relativo olio (questo a quel punto in nero); risultato: guadagno di più e lavoro di meno!
E ho meno grane. E lo stato mi aiuta anzichè succhiarmi esclusivamente soldi e considerarmi delinquente a priori, evasore a priori in quanto colpevole di possedere partita iva.
E poi per la pensione a sto punto mi cambia poco e niente. E' inaccettabile pagare l'inps per 46anni e poi ritrovarsi con la speranza di vivere un ventennio di rendita.. (che rentita poi..).
Inoltre con la geniale trovata (e davvero lì si capisce perchè c'era bisogno di un super mega professore all'economia), di aumentare i carburanti in modo corposo l'aggravio di spese aziendali risulta considerevole. E fosse solo quello.. aumenterà tutto. Avrà un beneficio chi vende merda (non letame) perchè impoverendo la popolazione la stessa si orienterà sempre più verso quei prodotti a basso prezzo (e basso livello qualitativo).
Dai ragazzi, state tranquilli, si va in default a sto punto mi sembra inevitabile perchè con tutti i casini che ci sono ridursi a sottrarre soldi alla gente con queste modalità pur di tenere in piedi con la stessa demenziale disorganizzazione una baracca piena di debiti non può portare lontano.
Ah, per altro, a proposito di demenzialità ho già accennato alla pagliacciata di andare da quelli a cui tempo fa gli avevi detto "se riporti i soldi qui te li lavo trattenendoti un 5%" a dirgli "dammi ancora qualcosa che l'altra volta ti ho chiesto poco", bene, vedo che sarà un pò difficile applicarla... ma và?!
Penso di portare qualcosa in Svizzera, spiccioli perchè quelli ho, per prudenza sarà meglio appoggiarsi a uno zio che ho là perchè questi sono buoni di qualunque cosa pur di tirare a campare... magari tra 5-10anni, dopo il crack, con poche migliaia di franchi e due terreni si sarà signori.
Intanto vedo grazie ad un programma elaborato per il corriere.it che avendo iniziato a dare soldi all'inps a 19 anni finisco per avere un ritardo approssimativo sulla pensione di 5,2 anni. Siccome questa è una manovra di equità uno che ha iniziato a versare contributi una decina d'anni dopo di me va in pensione 2-3 anni dopo del sottoscritto. Sempre detto, meglio fare il cazzone.
E l'idea di chiudere l'azienda mi frulla nella zucca alla grande... rinuncerei a vendere l'uva ma con i soldi che ricavo oggi da ciò mi ci pago giusto contributi, iva (su uva e olio), imposte varie, tenuta contabilità alla coldiretti.
Se mi levo la vigna, lavoro due tre mesi d'estate in regola poi mi metto in disoccupazione e gestisco le olive cinque sei mesi all'anno con il relativo olio (questo a quel punto in nero); risultato: guadagno di più e lavoro di meno!
E ho meno grane. E lo stato mi aiuta anzichè succhiarmi esclusivamente soldi e considerarmi delinquente a priori, evasore a priori in quanto colpevole di possedere partita iva.
E poi per la pensione a sto punto mi cambia poco e niente. E' inaccettabile pagare l'inps per 46anni e poi ritrovarsi con la speranza di vivere un ventennio di rendita.. (che rentita poi..).
Inoltre con la geniale trovata (e davvero lì si capisce perchè c'era bisogno di un super mega professore all'economia), di aumentare i carburanti in modo corposo l'aggravio di spese aziendali risulta considerevole. E fosse solo quello.. aumenterà tutto. Avrà un beneficio chi vende merda (non letame) perchè impoverendo la popolazione la stessa si orienterà sempre più verso quei prodotti a basso prezzo (e basso livello qualitativo).
Dai ragazzi, state tranquilli, si va in default a sto punto mi sembra inevitabile perchè con tutti i casini che ci sono ridursi a sottrarre soldi alla gente con queste modalità pur di tenere in piedi con la stessa demenziale disorganizzazione una baracca piena di debiti non può portare lontano.
Ah, per altro, a proposito di demenzialità ho già accennato alla pagliacciata di andare da quelli a cui tempo fa gli avevi detto "se riporti i soldi qui te li lavo trattenendoti un 5%" a dirgli "dammi ancora qualcosa che l'altra volta ti ho chiesto poco", bene, vedo che sarà un pò difficile applicarla... ma và?!
Penso di portare qualcosa in Svizzera, spiccioli perchè quelli ho, per prudenza sarà meglio appoggiarsi a uno zio che ho là perchè questi sono buoni di qualunque cosa pur di tirare a campare... magari tra 5-10anni, dopo il crack, con poche migliaia di franchi e due terreni si sarà signori.
Etichette: finanziaria, Monti, pensioni, recessione
3 Commenti:
Personalmente ho già investito i miei risparmi in terreni agricoli.
Avrò fatto bene o male non m'importa ma lasciarsi fregare i risparmi di una vita per salvare un paese tecnicamente fallito non mi va proprio.
Tieni duro, resisti!
Blackmagic ha fatto la cosa migliore, l'investimento migliore in assoluto: terreni agricoli.
Se non avessi i problemi di deambulazione che ho, e nonostante abbia un'età non propriamente adatta per questo genere di avventure, mi butterei a capofitto in tale genere di investimenti.
Paese tecnicamente fallito!: l'ha vista giusta.
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