Buona Pasqua
quale piccolo regalino e pensiero pasquale vi faccio leggere due cose proprio tenendo a mente il significato profondo di ciò che la Pasqua simboleggia e rappresenta;
una più leggera, profana forse ma che per questo può toccare più facilmente tutti quanti noi, una parte di un'intervista rilasciata da cassano, indiscutibilmente rinato come uomo e come calciatore
il più grande errore della tua vita è stato andare via da roma?
"ripensandoci oggi, non penso sia stato il più grande errore. il più grande errore della mia vita è quando ho lanciato la maglia in faccia all'arbitro. quello è stato un momento in cui non riuscivo a essere me stesso. le altre volte, anche quando sbagliavo, ero sempre cosciente. in quell'attimo, in quei dieci secondi, non lo sono stato. è un gesto da non far vedere ai bambini, da censurare, da eliminare. con quel gesto, ho rischiato di giocarmi anche l'europeo. poi, sono tornato, comportandomi bene e facendo anche delle promesse a donadoni. fortunatamente, sono andato all'europeo, solo perchè c'era donadoni, che mi vuole bene. non so quanti altri allenatori si sarebbero presi questa responsabilita. donadoni ci ha messo la faccia per me, andando contro tutto e tutti. se avessi fatto un errore, il primo ad essere stato martellato sarebbe stato donadoni, perchè si era preso questa responsabilità. io mi sono comportato bene perché quando do una parola è quellà".
quanti scudetti vincerai nella tua carriera?
"secondo me molto pochi. per me la cosa importante non è vincere il pallone d'oro, lo scudetto, i mondiali. per me la cosa più importante è essere felice. quando fai gol, davanti alla tua gente che ti acclama, per me quella è già una vittoria. quelle sono le emozioni che ti porti dietro e che ti riempiono il cuore".
e poi una decisamente più mistica, più sacra seppur con elementi di razionalità, un pezzettino della lettera che San Paolo scrisse ai corinzi
"Ma qualcuno dirà: "Come risuscitano i morti? Con quale corpo verranno?". Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore; e quello che semini non è il corpo che nascerà, ma un semplice chicco, di grano per esempio o di altro genere. E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio corpo. Non ogni carne è la medesima carne; altra è la carne di uomini e altra quella di animali; altra quella di uccelli e altra quella di pesci. Vi sono corpi celesti e corpi terrestri, ma altro è lo splendore dei corpi celesti, e altro quello dei corpi terrestri. Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle: ogni stella infatti differisce da un'altra nello splendore. Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile; si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza; si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale."
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