domenica 28 dicembre 2008

C'è un tempo per la pace e un tempo per la guerra

c'è un tempo chiamato tregua, per leccarsi le ferite e per armarsi.

c'è un tempo in cui il petrolio crolla e non si riesce a tirarlo sù in nessun modo.

c'è un tempo di pace in cui gli affari sono magri e un tempo di guerra in cui gli affari sono grassi.

scommettiamo che questa settimana chi ha i pozzi di petrolio farà affari d'oro semplicemente godendosi corposi rialzi da parte dei futures grazie alla nuova guerra israelo-palestinese?

l'uomo è carne da macello.
se non per tutti perlomeno per molti stronzi che il mondo lo controllano stando bene attenti a non metterci la faccia. LL

2 Commenti:

Alle 29 dicembre 2008 alle ore 17:05 , Anonymous Anonimo ha detto...

Gli sceicchi finanziatori di hamas per fini speculativi?

Puo' essere :(

Come hai detto ieri il petrolio oggi corre :(

 
Alle 30 dicembre 2008 alle ore 12:11 , Anonymous Anonimo ha detto...

Gli arabi più ricchi sono quelli che hanno i pozzi.

Se scoppia l'intifada o se arriva l'attentato il petrolio sale.

Non si capisce dove altrimenti i fanatici possano prendere i soldi.

Bin Laden dovrebbe insegnare.

MOLLIAMO IL PETROLIO E CONVERTIAMOCI A NUOVE ENERGIE INNOVATIVE, LASCIARE QUESTI FANATICI SENZA SOLDI NON HA PREZZO

 

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