Un paese che va a puttane...
riaprire legalmente i bordelli di fatto vorrebbe dire che lo stato accetta l'equazione:
corpo umano = merce
come si potrebbe impedire allora che tizio venda il suo rene a caio? o gli venda un'occhio? o addirittura il cuore?
poi mi domando se da questo punto non si possano creare dei conseguenti strumenti finanziari, del resto sono quotate le materie prime e molti generi alimentari, allora perchè non quotare in via telematica una scopata? e un futures sul pompino? un derivato sul rapporto anale?
sono scurrile?
può darsi, è che certe troiate...
andiamo alla costituzione italiana, leggiamo con un briciolo di attenzione almeno questi articoli facendo riferimento specifico all'ipotesi di legalizzare la-il donna-uomo oggetto e poi ditemi come si potrebbe fare una legge pro-casini:
Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Art. 29.
La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.
Art. 37.
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
Art. 41.
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.
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