Incidente nucleare in slovenia, paura eh?
l'europa in generale e pensando a noi, il nord est in particolare con trieste a circa 130km di distanza in linea d'aria dalla centrale slovena di krsko, si è "cagato addosso" alla notizia di un incidente con tanto di "fuoriuscita di liquido".
e allora mi domando, questa unione europea a parte che decidere il prezzo del gasolio praticato ai pescatori, a parte che decidere le quote latte e le misure delle mele o delle zucchine, può cortesemente prendere una decisione politica che valga per tutti a proposito del nucleare?
se avvenisse un incidente in una magari vecchia centrale dell'est saremmo tutti coinvolti o no?
e lo smaltimento delle scorie interessa solo una fettina di europei?
e venendo al mero portafoglio, il costo dell'energia riguarda taluni o tutti? (nel senso, è chiaro che 30 centrali nucleari in più o in meno all'interno della ue ha ripercussioni sul greggio).
insomma, siamo seri, o tutti o nessuno. non avete la curiosità di sapere la faccia dei triestini ieri sera all'uscita di quella inquitante notizia? dico, specialmente la faccia di quelli che hanno votato contro al referendum dell'87 e sarebbero pronti a rivotare contro oggi...
ps: con questo non mi sento di esprimere un giudizio netto con un sì o un no, per me decidano gli scienziati però non nascondiamoci dietro un dito che è da miseri. LL
2 Commenti:
Siamo stati fortunati che la centrale non era un ferrovecchio,ma una centrale di 2°generazione.
Il Nucleare va lsciato stare. A Radio 24 sentivo un'esperto dire che le scorte conosciute nel mondo di Uranio e Torio sono sufficienti per 30 anni con l'uso che se ne fa oggi. Sono inferiori a quelle del petrolio, insomma. Sei bene tu come funziona la legge della somanda e dell'offerta. Siamo schiavi del petrolio adesso e se decidessero, nonostante tutte le difficoltà, di tornare al nucleare saremmo schiavi dell'Uranio tra 10 anni quando le prime centrali potrebbero essere attive.
I miliardi di euro che spenderemmo per ricerche e produzioni di centrali nucleari investiamole nella ricerca sulle energie rinnovabili. Recentemente un italiano ha sperimentato un generatore di energia funzionante con le correnti del mare. Si dice che i costi siano ridicoli a fronte della produzione di energia possibile. Se ci fossero soldi in più e con la teste che abbiamo, di certo qualche cosa di nuovo si troverebbe
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