lunedì 16 giugno 2008

Truffa parmalat


in principio ci hanno detto che la colpa è stata tutta del duo tanzi-tonna i quali grazie all'ausilio di uno scanner avrebbero falsificato tutto, fregando tutti e mettendo in piedi un sistema con "scatole" in mezza europa e fin alle cayman.

nel silenzio generale poi pian piano sono venute fuori le prime udienze, quanti hanno patteggiato? per carità possono farlo, la legge è dalla loro parte però ho come l'impressione che ai risparmiatori truffati tale cosa non sia mica tanto gradita... forse è una mia idea.

pezzi grossi vari in compenso rischiano addirittura la prescrizione tanto per dire che non c'è limite al peggio... insomma, in galera chi c'è finito? e qualcuno c'è ancora oggi?

di oggi la notizia dell'accordo raggiunto con ubs e credit suisse, qui fine del contenzioso e nelle casse del gruppo di collecchio entreranno circa 350milioni di euro a fronte della rinuncia da parte di parmalat di tutte le azioni revocatorie e risarcitorie nei confronti dei due istituti di credito svizzeri.

per fortuna che in strada gira l'esercito così siamo tutti più tranquilli che nessuno può farci del male...
ps: graficamente l'eccesso di rialzo di oggi non modifica le cose, certo c'è un gap aperto in zona 2/2,10euro ma il trend resta comunque negativo e con pochi appigli. LL

1 Commenti:

Alle 16 giugno 2008 alle ore 14:03 , Blogger Zener1992 ha detto...

Di Parmalat non mi è mai stata chiara una cosa: le azioni legali vanno a ristorare i nuovi azionisti - quelli non danneggiati dal crack.
Tra i nuovi azionisti vi sono anche i maggiori imputati, quali banche che sembra fossero consapevoli dello stato di dissesto.
Questa è la legge italiana.
Se poi ci aggiungiamo che al Tribunale di Parma hanno anche tagliato i fondi bisogna riflettere bene sulla esclusività della funzione dello Stato quale protettore del cittadino nella sua persona e nel suo patrimonio.
Ah dimenticavo: con l'indulto lo Stato-giustizia qualcosa ha fatto: se ne è lavato le mani.

 

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