venerdì 19 gennaio 2007

Scommessa ormai vinta

soltanto il recente sabato 13/01 così scrivevo:

"sul capitolo liberalizzazioni scommettiamo che a breve toccherà alla benzina? sarebbe ora... già, sarebbe ora. però aggiungo una postilla non da poco. scommettiamo che le coop potranno trarne un corposo giovamento?"

e pensate, il tutto senza l'ausilio di grafici! ;-)

ecco perchè era ovvio si arrivasse alla benzina coop:
- benefici economici per le coop che godendo di facilitazioni fiscali nonchè di un gran numero di clienti già in loco per spese varie avranno vita facile nel conquistare quote di mercato nel settore dei carburanti, gli basterà qualche cent in meno al litro per fare sia un figurone che lauti guadagni (inutile stare lì a dire che legami ci siano tra le coop e l'attuale maggioranza di governo)
- benefici economici nonchè propagandistici per i sindacati visto il molto probabile grosso afflusso di manodopera dipendente (benzinai/commessi coop) in sostituzione di qualche semi-imprenditore (le compagnie danno le stazioni di servizio in gestione).
- benefici elettorali per i partiti di sinistra della nostrana penisola per i motivi già enunciati a proposito dei vantaggi ai sindacati. è più probabile infatti per loro ricevere il voto di un sottopagato dipendente, che è tanto facile spaventare e indottrinare un pò, piuttosto che prendere voti da chi si gestisce in semi-autonomia.
- per i motivi di cui sopra danno economico a chi tanto non ti vota.
- benefici in generale per chi fà benzina, quindi un pò per tutti gli italiani.
attenzione però quest'ultimo punto è un dettaglio cioè stavolta torna così e va bene ma se così non fosse non sarebbe sto gran problema.
non ci credete? e allora spiegatemi perchè le coop hanno benefici fiscali che ad esempio la esselunga non ha... e a proposito di esselunga, com'è la storia recente di questa big della distribuzione? intendo, questo governo cos'ha tentato di imporgli? c'entrano per caso le coop? e com'è la questione unipol coop? e unipol bnl si lega alle coop? e guarda un pò il caso si è partiti a liberalizzare la vendita dei farmaci da banco vicino al tic-tac... e guarda un pò il caso si è tentato di trasformare i tassisti in una gran massa di salariati alle dipendenze di una qualche grossa società.
insomma non pigliamoci per il culo e ragioniamo sulla differenza tra le leggi ad personam promesse dal clan del berlusca e queste. LL

9 Commenti:

Alle 19 gennaio 2007 alle ore 15:55 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ciao luca. Finalmente ti si può commentare ed è unvero piacere.

Sulle liberalizzazioni hai ragione. Perchè per esempio non si è messa mano fin da subito alla questione dei notai? Quello si che sarebbe stato vero risparmio secco per tutti i cittadini. Ma si sa la lobby notarile è assai forte!

 
Alle 21 gennaio 2007 alle ore 13:00 , Blogger marshall ha detto...

Domanda secca:
Chi pagherà le tasse per mantenere in vita lo stato sociale??

 
Alle 21 gennaio 2007 alle ore 19:31 , Anonymous Anonimo ha detto...

Trovavo ridicolo e apportatore di voti alla destra i discorsi sull'anti-berlusconismo,trovo ancora + ridicole queste argomentazioni perchè;
non solo le coop si avvantaggiano dal vendere benzina nei supermercati anzi (le coop hanno +o- il 20% del mercato) -
in tutta europa questo avviene da anni -
se ne avvantaggiano i consumatori (e questo basta e avanza per tacitare gl "ultrà" politici ;) -

PS - quando il precedente governo emanava leggi ad-personam chi se ne avvantaggiava era solo il Pres. del Consiglio e pochi suoi amici (dov'eravate?)
Cordiali saluti

 
Alle 21 gennaio 2007 alle ore 22:36 , Blogger marshall ha detto...

Facilitazioni e benefici fiscali vuol dire meno entrate per lo stato.
Ho chiesto semplicemente chi pagherà le tasse per tenere in piedi anche lo stato sociale.

 
Alle 22 gennaio 2007 alle ore 12:28 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ciao Marshall
per quello (lo Stato sociale) ci penseranno le imprese...vedi IRAP.
Grazie sopratutto all'IRAP si mantiene il Servizio Sanitario.
Pensa un servizio per 60milioni di cittadini pagato solo da quei 5milioni con Partita IVA.
giusto no?
Zener

 
Alle 22 gennaio 2007 alle ore 13:22 , Blogger LL ha detto...

siccome ho erroneamente scritto:

"...leggi ad personam promesse dal clan del berlusca..."

anzichè "promosse"

mi sento in dovere di aggiungere qualcosa onde evitare agli indottrinati di avere la buona scusa per non capire.


se il governo berlusconi fà una legge per aiutare mediaset
(digitale terrestre) aiuta evidentemente non solo se stesso ma tutti i lavoratori coinvolti (c'è da tenere conto anke dell'indotto cioè ki fà i pezzi per il digitale).
se il governo prodi fà leggi per aiutare le coop certo anke dei cittadini ne hanno beneficio ma la sostanza non mi pare diversa.

se berlusca fà leggi per agevolare previti o dell'utri (o se stesso) nei loro procedimenti giudiziari non mi pare diverso dal fare un'indulto ke liberi bankieri, mafiosi e disonesti vari.

e avanti via discorrendo senza scordare i freski favori a montezemolo o merloni.

la conclusione è dunque:
ke differenza c'è tra i due poli?


mi pare di esser stato fin troppo kiaro e ugualmente critico, poi capisco ke x gli indottrinati sia dura da digerire e da ammettere visto ke gli uomini del centrosinistra sono tutti onesti e portatori di nobili ideali, invece quelli ke non sono di quell'area politica sono tutti malfattori e oppurtunisti.


ps: quando viene nominata quella parolina "ultras" divento molto suscettibile....


DIFFIDATI LIBERI

 
Alle 22 gennaio 2007 alle ore 16:39 , Anonymous Anonimo ha detto...

Tenuto conto che sul prezzo dei carburanti la maggior incidenza è data dalle accise tutti i vostri discorsi mi sembrano velleitari
Es.indicativo:
prezzo 100 60 accise allo stato
40 ai privati e su queste 40 deve uscire prezzo alla fonte guadagno petrolieri guadagno distributori è evidente che la diminuzione del costo sarà minima perchè dovrà uscire dal guadagno del distributore.
é molto probabile che dietro la possibilità di sconti che come dimostrato non può che essere minima si nasconda altro.
Le percentuali sono indicative credo che nella realtà siano peggiori.
Perchè quando aumenta il costo alla fonte non diminuiscono le accise e viceversa? perchè il trend è ad aumentare e igudagno per l'erario aumenta pure.

 
Alle 22 gennaio 2007 alle ore 16:39 , Anonymous Anonimo ha detto...

Tenuto conto che sul prezzo dei carburanti la maggior incidenza è data dalle accise tutti i vostri discorsi mi sembrano velleitari
Es.indicativo:
prezzo 100 60 accise allo stato
40 ai privati e su queste 40 deve uscire prezzo alla fonte guadagno petrolieri guadagno distributori è evidente che la diminuzione del costo sarà minima perchè dovrà uscire dal guadagno del distributore.
é molto probabile che dietro la possibilità di sconti che come dimostrato non può che essere minima si nasconda altro.
Le percentuali sono indicative credo che nella realtà siano peggiori.
Perchè quando aumenta il costo alla fonte non diminuiscono le accise e viceversa? perchè il trend è ad aumentare e igudagno per l'erario aumenta pure.

 
Alle 22 gennaio 2007 alle ore 21:18 , Anonymous Anonimo ha detto...

equiparare il digitale terrestre al vantaggio che i consumatori trarrebbero dalla liberalizzazione della benzina dimostra che l'INDOTTRINATO sei tu...
cadi nel ridicolo...
fra qualche mese difenderai la legge cirami, il falso in bilancio, i condoni, cuffaro, provenzano, la p2 e l'udc...
e pensa se il federalismo fiscale lo fa la sinistra...

 

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