Buoni e cattivi
Rientro da Cachiland, segnatamente da Banana Republik, sono scappato perchè lì c'è la guerra civile.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scoperta di circa 40milioni di evasori fiscali in un paese di 60milioni di abitanti.
E' successo che mediante controlli incrociati c/c-stipendi-spese con "incredibile sorpresa" si è constatato che per sbarcare il lunario, per arrivare a fine mese:
la guardia smontato il turno fa lavoretti per arrotondare tipo imbiancare casa;
l'impiegato statale presta aiuto extra alla ditta edile;
l'insegnante da ripetizioni;
il pensionato ex carrozziere ripara auto agli amici;
la casalinga si presta a pulire case per conto proprio o nell'impresa di pulizie;
gli studenti fanno i camerieri o barman o baby sitter;
l'agricoltura invece sopravvive grazie allo schivismo degli stranieri, per questo offre la merce a prezzi fuori dal mondo nei supermercati;
per non parlare del cassaintegrato o del disoccupato che non potendocela fare a sostenersi con l'assegno statale si presta ad una infinità di lavori in nero.
Tutti cercano di spendere dall'evasore per risparmiare qualcosa e contestualmente tutti cercano di farsi assumere part time dall'evasore per sopravvivere.
I 20milioni di non evasori o sono evasori legalizzati (grandi imprenditori che fanno affari con lo stato e si chiamano elusori), o sono delinquenti conclamati che si occupano di politica o per finire sono troppo anziani o troppo giovani o troppo ricchi per lavorare.
Un manipolo di androidi hanno inculcato un virus attraverso i mezzi di conformazione di massa, un virus che raggiunge il cervello così da mettere gli uni contro gli altri. Tutti sono convinti che il vicino sia il peggiore dei ladri, l'evasore fiscale, la causa dei propri mali.
Si stanno perciò uccidendo tra loro; negozianti e pensionati, piccoli imprenditori e lavoratori dipendenti. Buoni e cattivi.
Resteranno solo gli androidi.
Etichette: evasione fiscale, ogni riferimento a fatti cose o persone è puramente casuale
2 Commenti:
Ottimo post, e ottima la morale che se ne può trarre (soprattutto da parte di chi dovrebbe governare).
p.s. non abito nella bergamasca, ma nel milanese (anche se adesso siamo sotto la provincia di Monza Brianza).
Il post La vigna di Leonardo lo trovi qui, sull'altro blog, ma ho sorvolato sulla questione della potatura, che anticamente, come dovresti sapere da buon vignaiuolo, iniziava il 22 gennaio, giorno di San Vincenzo.
Sei sempre il migliore. Mi fa piacere che hai ripreso a scrivere.
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