Che orrore!
la finale di champions vista per pochi minuti mi ha messo una certa tristezza.
la consapevolezza che in campo c'erano due multinazionali, l'una con 900mln di euro di debito, l'altra con circa 450mln di euro di debito; entrambe si occupano "anche", oserei dire in modo sempre più marginale, di calcio. sì perchè vendono prodotti di ogni genere, non solo abbigliamento/marcheting ma anche alimentari e prodotti finanziari vari.
vedere quei "manichini" assiepare lo stadio dalla peggiore visibilità del campo in cui sia mai entrato, quasi muti se non per tre cori in croce ripetuti qualche volta, con zero colore, zero bandiere, due coreografie preconfezionate esibite giusto per trenta secondi, una compostezza degna di un teatro.
vedere quello show, quei balletti, quello spettacolo nel prepartita (il dopo non ce l'ho fatta a vederlo) che ricorda/scopiazza la cerimonia di apertura delle olimpiadi.
pensare che presto a gestire l'animazione avremo le ragazze pon-pon a bordo campo durante la partita, pardon l'evento, e in campo nell'intervallo insieme a qualche cantante stile finale nfl di football americano.
mi è sembrato tutto finto, tutto così devoto al dio business, il calcio mi è sembrato quasi il contorno. il contorno allo spettacolo. semplicemente un mezzo per racimolare soldi in un contesto omologato dove non c'è spazio per l'emozione.
tutto ciò mi intristisce.
perchè l'uomo non sa più cos'è il piacere, cos'è il godere, cos'è il divertirsi, cos'è l'emozionarsi.
l'uomo è semplicemente un ingordo che divora tutto senza assaporare nulla.
quasi spero il doria mai disputi in futuro partite del genere...
garrone investi qualche euro in più nella sicurezza delle tue raffinerie, sarebbe insopportabile la holding da un lato piangesse tre morti sul lavoro per 1000euro al mese e dall'altro partecipasse a mostruosità del genere. LL
Etichette: calcio moderno
1 Commenti:
E' vero!
Questo spettacolo non è calcio, questo calcio è in mano alle multinazionali.
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