giovedì 4 settembre 2008

Un'altro mondo sarebbe possibile

se uno si comporta da infame la domenica è altamente probabile sia un'infame durante la settimana.
questo dovrebbe portare (ma credo sia troppo alto per i nostri cervelloni) alla deduzione ovvia che anzichè vietare le bottigliette d'acqua, i tamburi, i megafoni, gli striscioni, forse bisognerebbe orientarsi su altre cose. la sensazione mia è invece che anzichè prendere positivamente spunto dai giusti rilievi della polizia si finirà per arrivare a concludere "se uno è camorrista, drogato, rapinatore ecc. la domenica va in curva"; niente di più sbagliato, niente di più probabile.
a parte che poi se fosse per me uno che delinque starebbe in galera, mica gli faccio l'indulto... punire chi sbaglia oltre che un diritto è un dovere esattamente come azionare il cervello prima di fare ragionamenti e leggi idiote. rieducare questo stato non vuole farlo, la prima cosa sarebbe la certezza della pena, la seconda far lavorare i galeotti; ripiantare boschi, pulire strade ecc. a pena scontata poi (terza cosa) bisognerebbe creare situazioni di reintegro concreto, di educazione ed al contempo socializzazione.

racconto una cosa che ho vissuto tante volte andando in trasferta in treno. quando si poteva. quando la legge lo consentiva si poteva organizzare il famoso treno speciale, e se non ci siete mai saliti tacete e leggete prima di pensare le cazzate suggerite dall'alto.

il gruppo leader indiscusso (gli ultras tito nel mio caso) che organizzava doveva tirare fuori anticipatamente una caparra, parecchi bei soldi in contanti e se avessimo fatto danni al mezzo loro che ne avevano fatto richiesta ne erano i responsabili. oltre alla caparra veniva richiesta la nomina di uno o più responsabili cui le fs si sarebbero rivalsi in caso di problemi al treno.
tutti facevamo il biglietto sia che fossimo in 2000 sia che fossimo in 500 e ci comportavamo educatamente, certo qualcuno fumava, qualcun'altro beveva ma si faceva in un clima di allegria. era fantastico per socializzare, per stare insieme, conoscere e relazionare. quanti racconti.. quante risate... c'erano anche tante ragazze il che non guasta... una volta vidi un tipo enorme che aveva con sè dentifricio e spazzolino, mitico!... che nostalgia!
ad ogni modo quelli che tra noi erano gli organizzatori del viaggio si premuravano scrupolosamente noi pagassimo il biglietto e non si facessero danni in quanto loro stessi ne avrebbero dovuto rendere conto senza possibilità di scampo.
non solo!
ricordo che gente di fiducia si distribuiva nelle varie carrozze, ricordo che i capi giravano ogni tanto perchè se qualcuno avesse fatto un danno ne avrebbe dovuto rispondere...
non solo!
ricordo che nel viaggio di ritorno, il treno era lo stesso dell'andata ovviamente, si ci organizzava con i sacchi neri per riporre l'immondizia. capite che si tratta di viaggi a volte anche lunghi, si mangia e si beve in treno e i cestini d'ordinanza non bastavano certo. ecco nel viaggio di ritorno dare una grossolana ripulita in modo almeno da togliere i contenitori di cibi e bevande; insomma si ci comportava molto educatamente, certo è chiaro che qualche lingera c'era ma era il testa di cazzo a doversi adeguare anche con due schiaffi se necessario; l'alternativa era non integrarsi e la domenica successiva sarebbe andato a fare casini per strada, senza sciarpa come faceva in settimana dunque tra l'indifferenza generale.

oggi questo non esiste più e i risultati si sono visti anche domenica perchè nessuno può vietare di recarsi in stazione. a quel punto lo stato è da una parte (lo stesso che in alcune vie cittadine non può entrare, che non riesce a togliere la monnezza, che non può imporre l'uso del casco perchè se vai in moto col casco i clan ti sparano preventivamente, che non riesce a far combinare i trasporti tra rientri dalle ferie e partenze dei tifosi nei quali ci sono ovviamente onesti e anche disonesti con percentuali onestamente variabili a seconda dei casi) e i tifosi dall'altra, tra l'altro divisi senza un vero gruppo leader; purtroppo sappiamo quali sono stati i risultati.
ora in teoria la Costituzione dice:
Art. 27. La responsabilità penale è personale.
ma pare un principio ormai desueto... e neanche l'unico. LL

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