martedì 16 settembre 2008

Lehman B.: un crack grande un terzo del pil italico

questa faccenda lehman brothers non mi piace per niente, non è solo una semplice questione di crollo delle borse, fisiologico direi inevitabile visto il colosso che è venuto giù.
non quadra affatto che solo pochi giorni or sono il tesoro americano ha salvato due giganti quali fannie & freddie ed in questo caso invece con un dissesto finanziario causato sempre dalla medesima malattia, all'apparenza, non abbia mosso un dito.
tra l'altro c'era chi si era ufficialmente interessato a l.b., forse qualcuno (inteso organismi finanziari) avrebbe potuto collaborare un pò di più o forse chi si era candidato a salvatore tutto sommato tanto scontento del fallimento non sia visto che già oggi sta lavorando ad alcuni asset indiscutibilmente sani della storica banca d'affari americana.
sì perchè il giro d'affari mica spariche eh? quelli che erano i suoi clienti, il suo core business, chiamatelo un pò come volete, mica c'è un buco nero in cui tutto sparisce; piuttosto c'è e ci sarà uno "spostamento" di denaro. (es. se fallisse alitalia, lo volesse il cielo(!), secondo voi in italia non si volerebbe più o qualcuno finirebbe per assorbire traffico, linee, parte del personale, clienti, aeroporti ecc. di fatto alla fine spostando semplicemente del denaro?).
non so voi ma mi domando quanti avrebbero scommesso sul crak di l.b. soltanto nell'immediatezza del "tragico" week-end che ne ha sancito la sua avvenuta.
analisti qualsiasi e agenzie di rating ufficiali hanno toppato alla grande per tanti più o meno noti motivi, come troppo spesso in questi casi... e mi associo al richiamo di steve, ma il fatto che nè fed nè tesoro siano mossi mentre per altri sì può aver sviato i giudizi, certo gli osservatori ufficiali vari in teoria no, ma dei risparmiatori dico? perchè i soggetti privati interessati al chiamiamolo "soccorso" si sono messi al contempo da parte e poi in tempo zero si sono gettati come iene sulla carogna?
sinceramente tutto ciò non mi piace affatto! per nulla proprio!
e disgusto/perplessità salgono riflettendo sui mancati controlli, argomento già rimarcato da zener.
ma dico, lo sapete che tanto per dirne una la francia libertè-fraternitè-egalitè sta lavorando da un pezzo ad un piano di schedature di massa della popolazione transalpina? la chiamano edwige mi pare, la sostanza è che con la fantomantica scusa della "sicurezza" (de che???) vorrebbero mettere su un archivio con nomi cognomi e rispettivi dati estremamente intimi; dalle impronte, (dna non ho capito), gruppo sanguineo, orientamento religioso, gusti sessuali, titolo di studio, curriculum vitae, hobbies, conti c/c e chi più ne ha più ne metta. valanghe di dati poi da tenere aggiornati con costi enormi e mi volete far credere che in un occidente così perfettino-ino-ino dove stanno finendo sotto controllo persino i cervelli, le opinioni, non si è in grado di prevenire minimamente un crack quale quello di l.b.?! suvvia, un colosso del genere non fallisce certo dall'oggi al domani!
e tra l'altro, a un anno dall'inizio del problema mutui subprime possibile che non si sappia ancora quanto le banche europee siano realmente esposte? ma dico, stiamo scherzando?
qui le possibilità sono due, o al vertice di tutto c'è topo gigio come dice roberto, oppure ci stanno sonoramente prendendo per il culo.
se qualcuno ha altre idee si faccia sotto. LL

2 Commenti:

Alle 17 settembre 2008 alle ore 08:58 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ciao Luca,
propendo per la 2° ipotesi.
Non capisco come invece AIG sia stata invece "salvata".
Forse anche i grandi capoccia hanno una margherita con la quale giocano a"m'ama/non m'ama"?

E-steban

ps: quand'è che è tempo di ordini per l'olio?

 
Alle 17 settembre 2008 alle ore 13:37 , Blogger LL ha detto...

ora sulla coerenza made in usa scrivo un pezzo.

x l'olio quando vuoi, ne ho ancora in casa vista la straordinaria annata (è tutto in un fusto, è quello stesso fusto da cui prendo l'olio per me. se passi ti faccio vedere).
se vuoi il nuovo devi aspettare almeno fine novembre, però se ti sei trovato bene considerato che il nuovo poi sarà un pò forte di sapore ma sempre molto digeribile, per voi cittadini abituati a quello annacquato ;-) consiglio sempre il vecchio almeno fino a tutto gennaio.
poi con l'approssimarsi della primavera decanta, diventa più amabile, si sgrezza diciamo perciò si presta più facilmente ai palati intorpiditi, appiattiti dagli olii commerciali.
quando poi sarai un discreto intenditore allora preferirai certamente l'olio nuovo, più fresco fatto con una più alta percentuale di olive verdi olive verdi; certamente più rustico, meno morbido, con sentori più vivaci.
dal punto di vista nutrizionale una volta che è nello stomaco è praticamente tutto uguale ma anche il palato vuole la sua parte.

 

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