lunedì 21 aprile 2008

Perchè vorrei luca zaia ministro per le politiche agricole (parlo da agricoltore)

se fosse vera la lista dei ministri uscita sui giornali ne sarei fortissimamente incuriosito. penso potrei definitivamente capire fino a che punto la politica nazionale è decisa dalle multinazionali, dalle grosse aziende, dai massoni per non dire dalle mafie e quanto dai ministri più o meno democraticamente eletti.
uno per tutti luca zaia alle politiche agricole.
il suo nome mi affascina moltissimo! e lo dico senza ironia perchè è senza dubbio un uomo in gamba che conosce le nostre problematiche. non è un incravattato politicante burocrate e allora vorrei davvero vedere se volesse seriamente salvaguardare i nostri prodotti di impareggiabile qualità e di grande beneficio per la salute di chi li consuma.
mi riferisco non solo ai nostri marchi dop, doc, igp ma a tutti i prodotti agro-alimentari made in italy oggi facilmente e molto spesso legalmente falsificabili grazie alle leggi dell'unione europea. faccio solo un esempio riguardante l'olio extra vergine d'oliva ma è chiaro che gli stessi discorsi saranno certamente applicabili a chissà quante prelibatezze. a meno che non sia tutto cambiato ultimamente, perchè sfiduciato ho smesso di interessarmi alla cosa, l'olio per avere sù un'etichetta che ne attesti per lo meno superficialmente l'italianità, è sufficente che di materia davvero italiana ne contenga una percentuale piuttosto bassa (anni fà intorno al 10%, oggi ribadisco non lo voglio sapere) a patto che sia confezionato in italia.
non parliamo poi delle scempiaggini relative alle famigerate norme asl che hanno stravolto la produzione, oggi fabbricazione, di formaggi; un lettore ricordo mi scrisse di una situazione assurda naturalmente anche riguardante gli insaccati.
a questo è da aggiungere la devastazione provocata dalle importazioni selvagge extra-ue con arrivi nei nostri porti di merce (frutta e verdura) a bassissimo costo grazie alle norme ambietali nulle e alle tutele per i lavoratori nulle poste in essere nei paesi di produzione/fabbricazione. faccio un esempio anche qui, che a mio avviso inoltre spiega un motivo per il quale la leganord ha sfondato anche in emilia: dalla cina giungono via nave addirittura anche le pesche! al costo di 0,20euro al kg se non erro, con il conseguente fallimento delle aziende emiliane che non hanno neppure la convenienza a raccogliere il prelibato frutto. così tanto per dirlo a chi non fosse pratico, io ho qualche pianta di pesca ad uso familiare, ebbene bastano pochi giorni affinchè il frutto staccato dall'albero deperisca; mi chiedo, ma dalla cina come fanno ad arrivare fino nei punti vendita via nave sane e belle??
insomma, voglio proprio vedere (ammesso che zaia sia nominato ministro) se avrà davvero la voglia di stralciare le assurde leggi made in ue che sembrano fatte apposta per fregare il produttore locale e il consumatore finale. ci vogliono i dazi per chi produce in sfregio della salute pubblica e dell'ambiente! ci vogliono norme serie e non aggirabili per garantire l'italianità dei nostri prodotti agro-alimentari! LL

ps: a pelle non mi spiacerebbe nemmeno maroni all'interno... "rivogliamo i nostri striscioni" il più bel coro di ieri, chissà che non fosse rivolto anche a lui...

2 Commenti:

Alle 22 aprile 2008 alle ore 12:29 , Anonymous Anonimo ha detto...

L'importante ,a prescindere da chi, è che ci sia presto qualcuno.
Qualcuno che decida e qualcuno che si prenda delle responsabilità per quello che andrà fatto. Zaia mi va bene, onestamente Maroni con il suo essere leghista un po' meno, ma non fa nulla lo stesso. L'ho visto in TV un po' troppo supponente, un po' troppo simile a Tremonti che sembra, quando ti parla, che ti prenda per un benemerito deficiente, ma va bene anche lui. L'importante è che come ho detto si inizi a lavorare e che chi adesso governa, si metta a governare, possibilmente bene....

 
Alle 22 aprile 2008 alle ore 13:16 , Blogger LL ha detto...

sinceramente a priori non è che abbia tutta sta gran fiducia; non è semplicemente una questione di uomini, di ministri, bensì a mio avviso il punto è:

quanto la politica nazionale è decisa dalle multinazionali, dalle grosse aziende, dai massoni per non dire dalle mafie e quanto dai ministri più o meno democraticamente eletti?

 

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