lunedì 23 aprile 2007

€URO 2012: perso per abuso di potere

coreografia non autorizzata così come lo striscione esibito (il titolo di questo post) che dalle immagini non si vede bene poichè era dall'altro lato della gradinata; lo si intravvede in blu sotto la rappresentazione della bandiera polacca.

credo che neppure i cori siano autorizzati ;-)))

in teoria c'è una diffida collettiva (un'ibizione di tre anni dagli stadi), per un 3000 persone almeno.... cioè i possessori dei cartoncini. per i cori (all'europeo, a matarrese, al calcio moderno & fdo) non sò quale sia la sanzione prevista... LL

4 Commenti:

Alle 23 aprile 2007 alle ore 14:41 , Anonymous Anonimo ha detto...

Fonte: www.realsoccer.it
L'organizzazione dei supporter del Manchester United, l'IMUSA (Indipendent Manchester United Supporter Association) ha diffuso sul proprio sito Intenet un comunicato in cui annuncia di voler muoversi legalmente contro la polizia italiana.

''Dopo gli incidenti dell'Olimpico siamo stati contattati da varie associazioni di tifosi italiani che ci hanno riferito che a loro succede la stessa cosa ogni volta che si recano allo stadio romano. Quindi - prosegue il comunicato - data l'inarrestabile violenza e la severita' degli attacchi ai nostri tifosi, e visto il rifiuto delle autorita' italiane di ammettere il problema della loro citta', l'IMUSA sta mettendo in contatto i supporter dello United con alcuni avvocati italiani al fine di denunciare la polizia italiana per le ferite arrecate ai nostri tifosi''.

 
Alle 23 aprile 2007 alle ore 14:41 , Anonymous Anonimo ha detto...

Da corriere.it

Critiche del governo del calcio europeo dopo i fatti di Roma

«Polizia italiana impreparata, non sa inglese»

L'Uefa bacchetta le nostre forzedell'ordine: «All'Olimpico si è pagato il fatto che tra gli agenti nessuno sapeva l'inglese»

LONDRA (GRAN BRETAGNA) - Una bocciatura delle nostre forze dell'ordine. Che suona come il possibile preludio ad una bocciatura della candidatura italiana per i prossimi Campionati Europei di calcio del 2012, che saranno assegnati il prossimo 18 aprile. I problemi di ordine pubblico verificatisi la scorsa settimana nel settore ospiti durante Roma-Manchester United di Champions League sono da imputare all’impreparazione culturale e linguistica della polizia italiana. Lo ha detto il portavoce della Uefa, William Gaillard, in un’intervista al canale radiofonico che la Bbc dedica allo sport. «Non ci sono dubbi sull’aiuto determinante che si ha quando i tifosi vengono accompagnati da qualche funzionario di polizia che possa comprendere la loro cultura e sappia tenerli sotto controllo», ha detto Gaillard a Radio Five Live.

INCIDENTI EVITABILI - Il portavoce è poi sceso nei particolari e riferendosi all’andata dei quarti di finale di Champions disputata all’Olimpico ha affermato che «Si è pagata a caro prezzo anche la stupidaggine rappresentata dal fatto che probabilmente, tra le forze di polizia italiane, la scorsa settimana non c’era nessuno che parlasse inglese». I disordini di Roma-Manchester United si sono ripetuti ieri sera nella partita di ritorno, anche se in forma diversa. All’interno dello stadio, sulle tribune, non si sono registrati incidenti, mentre prima del fischio d’inizio la polizia inglese ha dovuto separare le due tifoserie arrestando 21 persone, di cui 7 di nazionalità italiana. I fermi oggi hanno portato all’incriminazione di 16 tifosi, 12 inglesi e 4 italiani.

METODI - Per i metodi d'intervento, Gaillard ha invitato le forze di polizia europee a prendere esempio dal metodo inglese: «Il nostro presidente Michel Platini ha ripetutamente chiesto alle forze di polizia di imparare dall’esperienza britannica e da quel modo di gestire le situazioni», ha spiegato Gaillard. Il portavoce ha definito «determinante» questa necessità, sottolineando come in Gran Bretagna «attraverso un certo numero di misure, non tutte connesse all’ordine pubblico», il calcio d’oltremanica viva oggi «una situazione di gran lunga più accettabile rispetto a quelle di altre nazioni».

 
Alle 23 aprile 2007 alle ore 14:47 , Anonymous Anonimo ha detto...

Fonte: IL TIRRENO 17/04/2007
Daspo in arrivo per i tifosi del Monza che durante la partita disputata all'Arena di Pisa alla vigilia di Pasqua esposero una specie di "striscione umano" con scritte ritenute offensive.
Sull'episodio sono in corso indagini.A portarle avanti,congiuntamente sono le questure di Pisa e Monza.
Attraverso i filmati e immagini fotografiche è stata quasi ultimata l'identificazione degli autori della scritta, che recitava : NUOVE LEGGI? MI SBATT I BALL.
Una scritta ovviamente offensiva nei confronti delle sacrosante restrizioni sulle offese negli stadi,una scusa per offendere impunitamente chiunque in maniera ritenuta scioccamente legittima.La scritta era stata composta con lettre impresse sulle canottiere dei tifosi che,ad un certo momento della partita l'hanno resa visibile alzandosi le camicie e le maglie che indossavano e lasciando scoperto quanto avevano preparato.

DIVULGATA LA NOTIZIA LA TIFOSERIA PISANA HA INVIATO A TUTTE LE REDAZIONI DI TV E GIORNALI UN MESSAGGIO DI SOLIDARIETA AI TIFOSI DEL MONZA:

SOLIDARIETA' AI RAGAZZI DI MONZA.
Desideriamo esprimere la totale solidarieta' ai ragazzi di Monza che rischiano diffide per lo striscione umano fatto in occasione di Pisa-Monza del 7 aprile scorso.
Riteniamo assurdo ed inconcepibile questa repressione,ma non erano solo gli striscioni proibiti?il decreto parla forse di maglie?
Qui siamo alla follia,viene negata qualsiasi forma di espressione e di pensiero.
Invitiamo tutte le persone,tifosi e non tifosi a riflettere su cosa sta succedendo nella "democratica Italia".Credete davvero di combattere la violenza negli stadi con queste restrizioni e questa tolleranza zero degna di uno stato dittaroriale??
A questo punto bisogna davvero pensare che chi ci governa e fa le leggi pensa davvero che megafoni,striscioni,tamburi e bandiere siano la causa della violenza?Mentre manganelli girati e coltelli no??..visto che negli stadi continuiamo a vederli(vedi Roma Manchester.

 
Alle 23 aprile 2007 alle ore 14:55 , Anonymous Anonimo ha detto...

Fonte: www.vesport.it
Ma dove siamo???
Allo stadio, o in uno squallido campo di concentramento ai tempi della triste guerra???
Vorrei sapere, vorrei trovare una spiegazione, perché dev'esserci una spiegazione!!!
L'affermazione è di quelle grosse si, ovviamente va presa con le giuste dosi, di certo non si è arrivati a condannare il tifoso a lavori forzati (come è stato fatto in maniera squallida e becera nei confronti degli ebrei.), di certo non si tatua a ogni singolo tifoso un numero sul braccio per poterlo identificare subito, di certo non si eseguono feroci fucilazioni.
Il paragone può essere paradossale, ma ciò che han visto i miei occhi domenica al P.le Penzo di Venezia me ha fatto ACCAPPONARE LA PELLE!!!
Non ho visto dei celerini in divisa che, in una normale domenica di routine controllano se si introduce allo stadio materiale contundente o accendini pericolosissimi, NO, ho visto poliziotti in assetto di guerra (veramente) che con aria minacciosa vietavano l'ingresso di qualunque tipo di sciarpa, cappellino, MAGLIETTA(!), recante il nome ultras (o sinonimi, badate non sono esperto in materia ma mi sembra di aver letto tipo Nuova Guardia e RudeFans) a ragazzi e ragazzini.
"Quella maglietta la deve girare, se no non può entrare!", COSA!?
Ma stiamo scherzando vero???
Ditemi che siamo su scherzi a parte! Vi prego.
Per curiosità, prima di sdegnarmi totalmente sono andato ad informarmi se la parola ULTRAS fosse bandita dalla Costituzione italiana o fosse intesa come qualcosa di offensivo e dannoso alla morale comune, bene, nulla di tutto ciò.
Sono andato a leggermi il decreto (diventato legge) Amato e non compare l'ORDINE "sequestro di magliette, sciarpe, cappellini recanti la parola Ultras".
Alchè mi domando, perché?
Perché impedire a questi appassionati tifosi, certo, non saranno angioletti, ma restano gli unici a Venezia e Mestre a dare un senso alla partita di calcio di portare dentro i loro vessilli e le loro rappresentanze?
Ma davvero si pensa di bloccare così la violenza degli stadio?
E poi ci stupiamo di avvenimenti come quelli di Catania, la si, ci indignamo tutti, si è addossata subito la colpa al primo 17enne di turno archiviando il caso quando chi può sa benissimo che altri sviluppi della vicenda si sono susseguiti (in ultima sembra che sia stata addirittura una camionetta della polizia ad investire Raciti).
Aiutatemi a capire, ma questi Ultras sono così pericolosi?
A giudicare da ciò che leggo abitualmente sui giornali sono mostri impazziti assatanati di sangue.
Ma sono assassini, qualcuno può farmi una statistica degli scontri che avvengono ogni giorno in Italia e quelli negli stadi???
Sicuramente la media, come da logica negli avvenimenti giornalieri è superiore.
Sono andato fuori tema, perché son troppe le cose che voglio capire.
Troppe le domande a cui non trovo risposta e come me penso altri migliaia di cittadini.
Spero pubblichiate questa lettera che non vuole essere un proclamo pro-ultras o altro del genere per il semplice fatto che ultras non lo sono.

Francesco Rigo"

 

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