Petroldollari, 3.2
3.2. Il petrolio dell'Asia Centrale.
Una delle conseguenze geopolitiche più importanti della dissoluzione del Unione Sovietica è stata la crescita dell'intensità della competizione politica e commerciale per il controllo delle risorse energetiche dei nuovi e vulnerabili stati indipendenti del Caucaso e dell'Asia Centrale.
Sono tre i principali paesi che condividono la maggior parte delle risorse energetiche della regione: Kazakistan, Azerbaijan e Turkmenistan.
La sostanza di questa nuova tensione geopolitica è duplice: da una parte il controllo della produzione di petrolio e gas ma anche il controllo delle pipeline che trasporteranno il petrolio nei mercati occidentali.
Le riserve di petrolio del Mar Caspio non sono quantitativamente paragonabili con quelle del Golfo Persico, ma sono considerate di eccellente qualità e in grado di rappresentare una significativa fonte energetica.
In particolare è stimato che l'intero Mar Caspio sia pieno di petrolio e gas naturale, iniziando dall'Azerbaijan e continuando fino all'altra sponda in territorio kazako e turkmeno.Questa riserva assume un'enorme importanza a causa del previsto esaurimento dei pozzi dell'Alaska e del Mare del Nord.
In particolare l'Azerbaijan ha una lunga storia nella produzione di petrolio a gas naturale. E nonostante la sua produzione di vecchia data, possiede ancora considerevoli riserve di petrolio che sono rimaste non sfruttate.
Inoltre l'Azerbaijan si pone come centro di smistamento delle risorse di altre nazioni grazie ad un sistema di distribuzione che l'ha fatto diventare una sorta di gestore indiretto di fonti altrui. Grazie anche agli investimenti degli ultimi 20 anni nelle infrastrutture estrattive e di trasporto delle risorse energetiche legate al gas e al petrolio, riesce ad esportare con successo non solamente petrolio e gas che estrae all'interno dei propri confini, ma anche il petrolio proveniente da altre nazioni vicine alle proprie frontiere.
Le preoccupazione maggiori sono della Russia che potrebbe vedere incrinata la sua posizione. Vi sono molte nazioni europee interessate a costruirsi una contropartita alternativa e l'Azerbaijan potrebbe fungere da snodo per le risorse provenienti da Kazakistan e Turkmenistan.
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