venerdì 30 maggio 2008

E' un business distruggere il clima?

alluvione al 30 maggio, è normale? facile rispondere "certamente no". ma cambiamo obiettivo rispetto al post del 27 maggio, la storia si ripete.

che incidenza ha un'alluvione sul p.i.l. nazionale? qua la risposta è molto più subdola...
intanto bisogna immediatamente che lo stato investa soldi nei soccorsi, poi bisognerà ricostruire ponti, strade, case (queste col contributo dei privati), strutture pubbliche varie (ospedali, uffici ecc.), mettere in sicurezza le zone colpite sia per quanto concerne gli argini dei fiumi e/o torrenti, sia sotto l'aspetto frane (quindi muri, palificazioni ed eventuali canali di sfogo); una politica seria prevederebbe anche investimenti per evitare che tale disastro si ripeta partendo dagli studi idrogeologici, ad una manutenzione degli alvei dei corsi d'acqua, per arrivare ad eventuali opere tipo chessò vasche dove convogliare temporaneamente le acque in eccesso, impianto di alberi che con le loro radici fanno un lavoro straordinario sia contro le frane che ficino ai fiumi, ecc. ecc..
poi ci sono i soldi investiti dai privati: ricomprarsi l'auto; "ripulirsi" il garage, la cantina, il seminterrato e riacquistare tutta la roba andata a male; aggiustarsi il terreno, l'orto e chissà quante cose dimentico.
insomma, vuoi vedere che sotto sotto qualcuno che ci guadagna dagli sconvolgimenti climatici, e quindi dai conseguenti disastri, c'è!? LL

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