A quando il prossimo morto?
questo mi chiedevo all'indomani di quel mostro di decreto voluto dal governo e votato da tutto il parlamento a proposito della famigerata sicurezza negli stadi. ricordo perfettamente il senso del discorso del ministro amato il quale chiedeva la conversione del decreto in legge in quanto altrimenti sarebbe decaduto e ciò sarebbe a suo dire stato un enorme guaio. poi prometteva impegno affinchè si sarebbe modificato poichè lui stesso lo definiva non una perfezione. stiamo aspettando....
e mentre aspettiamo sono sempre vietati gli striscioni di ogni tipo, le coreografie di ogni tipo se non espressamente autorizzate da un pool di "esperti", per fortuna però in pochi sono talmente vili da chiedere permessi per esporre all'interno di un luogo pubblico un pezzo di stoffa colorato. meno peggio non chiedere la carità e lasciare il materiale al club.
mentre aspettiamo sono sempre vietati i tamburi, i megafoni, gli impianti, di amplificazione mentre la procedura riguardante le bandiere non è ancora chiara a nessuno nel senso che per fare un esempio pratico a parma certe aste di bandiera non vengono fatte entrare, (lo scorso anno almeno era così) mentre in altri stadi entrano. misteri. decide non sò chi forse il questore, forse il prefetto, non sò quale funzionario sia adibito a ciò ma da quanto mi pare di capire visti i diversi trattamenti (stadi che vai usanze che trovi) la discrezionalità regna sovrana. per non parlare della bandiere recanti scritte, anche quelle dovrebbero passare attraverso approvazione. credo sia necessario addirittura dire per iscritto che in che luogo preciso l'andrò a sventolare...
e mentre aspettiamo dobbiamo ingegnarci a chiedere favori agli amici. esempio: lasciare presso di loro la nostra carta d'identità in modo che grazie al mio documento "giulia" possa riuscire a prendere un biglietto per me per andare in trasferta perchè i biglietti li vendono solo nel tal negozio dalle ore alle ore e se io non posso andarci di persona ecco che devo scaricare su altri.
stiamo aspettando cari politici che manteniate fede a quanto detto, aspettiamo le modifiche....
nel frattempo nonostante tutto in trasferta ci andiamo lo stesso e purtroppo ci vanno lo stesso pure certi pazzi (leggasi laziali diretti a bergamo)
e nel frattempo la settimana del derby è lunghissima, non passa mai. non c'è da preparare nessuna coreografia, non c'è da sfidare il "nemico" sul campo della passione, del colore, dell'originalità. il pomeriggio della partita poi non hai neppure da dover appendere gli striscioni, preparare gli ultimi dettagli, sistemare i tamburi, collegare l'impianto di amplificazione, portare le bandiere, le aste. tutto materiale non solo atto a sostenere la squadra, a dare vita e anima a quello che altrimenti è un bieco business che disgusta pure i vertici uefa (leggasi platini) così succede che qualche pazzo esagitato ed esageratamente caricato da una settimana infinita, si trova in una domenica pomeriggio senza nulla da fare e senza la possibiltà di sfidare gli avversari, fargli vedere chi è il migliore e così può capitare, anche se non dovrebbe, che se sei malato nella testa (e di gente malata in italia ce ne è tantissima) se finisce che ti trovi con qualcuno del tuo livello ti trovi sfidare il cugino a spraghe, o peggio a coltellate (lame=infami).
stò aspettando il prossimo morto... poichè una legislazione degna di una mente con un minimo di competenza e raziocigno, è un'utopia assoluta. LL
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