venerdì 13 luglio 2007

A cosa servono gli stop loss



















clicca sulle immagini per ingrandire.

tre esempi su tre titoli quotati a piazza affari, tre società attive in campi diversi, tre grafici con una stessa caratteristica: un bel trend rialzista delimitato da un'appariscente trend-line che si rompe. (stesso discorso che però trattiamo a parte per lo storico del dax30, da guardare soprattutto fino ai minimi di marzo 2003).

mi attengo solo al grafico, non è in questa sede che voglio fare altre valutazioni io voglio semplicemente farvi notare che quando un trend si rompe non si sà dove si và a finire.


il risultato infatti è stato:

un crollo secco su italease;

un calo piuttosto costante su snam rete gas;

su geox uscito io due giorni fà poi ieri ha provato a ritirarsi sù senza peraltro chiudere sopra la trend, vedremo in futuro che accadrà per ora quella rottura è freschissima mentre le altre due sono più stagionate;

anche all'alba del settembre 2001 gli indici azionari mondiali si trovavano a contatto con trend-line di lungo periodo, di un rialzo che durava da anni e che aveva visto il picco massimo a marzo 2000 (poi un calo costante fino a settembre 01 quando rotta la trend arrivò il crollo; ok, ci fu l'attentato alle torri gemelle ma è un'altro discorso, l'analisi tecnica aveva messo in guardia, l'analisi tecnica aveva creato i presupposti per un crollo secco).

detto ciò, è palese che l'ANALISI TECNICA NON E' TUTTO, tuttavia ci dà segnali estremamente importanti che non vanno trascurati soprattutto quando sono così marcati quali una rottura di un trend rialzista.

questi ultimi anni di rialzo costante hanno ulteriormente rincoglionito l'investitore/risparmiatore il quale in questo periodo ha fatto soldi in modo semplicissimo: ha comprato sui ribassi (stornelli) e se le cose andavano "male" mediava fintanto che poi si trovava in gain.

ricordate però che prima o poi anche questo trend all'apparenza invincibile si romperà e quando ciò accadrà vedrete rimarremo in pochi ad operare... vedo intorno a me troppa gente che media, media media. ok fratelli, fintanto che vi và bene avete ragione voi ma i conti si fanno alla fine perchè la DISCIPLINA NON E' UN OPTIONAL.

per chi invece ha fretta di mettersi corto (e ce ne sono troppi) ricordo che se vi foste messi corti alla rottura del trend, diciamo a settembre 2001 o ai 40euro di banca italease forse non pensereste sia necessario essere dei tali maghi da centrare lo short sui massimi. LL

ps: già che avete sott'occhio il dax, vi piace il doppio massimo? ;-)

6 Commenti:

Alle 13 luglio 2007 alle ore 15:40 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ciao Luca,
leggo sempre con molto interesse queste tue lezioni di analisi tecnica, e devo dire che poco a poco qualcosa anch'io riesco a vedere nei grafici. Ho notato anche il doppio max sul dax, però sinceramente non capisco se deve piacermi o no.

Continua così e grazie

E-steban

 
Alle 13 luglio 2007 alle ore 17:48 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ciao Luca, volevo dire la mia sugli stop loss, ma prima permettimi di rispondere a steban: il doppio max sul dax non è cosa buona perchè se l'indice non è riuscito a "bucare" quella quota vuole dire che non ha la forza di proseguire, quindi arretra fino al suo supporto. Qui se tiene cerca nuova forza di accumulo e ci riprova, ma alla terza è meglio che scappi a gambe levate. il doppio minimo è esattamente il contrario.
Gli stop loss: non sempre sono cosa buona, ti faccio un esempio: nel 2005/6 non ricordo la data, avevo in portafoglio Bulgari a 9 euro, era salita del 4% misi lo stop a pari e alla sera, mi sono trovato l'eseguito a 8,7 con l'azione che aveva chiuso a circa 9 euro. poi nelle settimane a seguire la vidi a 9,7. Mi dirai che si tratta di un titolo sottile questo è vero ma intanto non mi ha protetto dalle perdite. Altro discorso con Sorin ero in guadagno del 10% poi annunciò un AD e con lo stop sono riuscito a portarmi a casa un 5%.
quindi, ogni azione ha una storia a sè, l'importante è il periodo di borsa e in questo periodo bisogna stare incollati al monitor.
Ciao e scusa l'invadenza

 
Alle 14 luglio 2007 alle ore 11:59 , Anonymous Anonimo ha detto...

a e-steban ha risposto maurizio al quale dico che secondo me gli stop vanno utilizzati guardando al close (cioè sulla chiusura) poichè anche su titoli robusti (pensate a generali pochissimo tempo fà) i furboni ci sono sempre e giocano proprio sugli stop loss.

esempio, mani forti si piazzano in acquisto con piccole quote sul titolo "x" a 10,10, a 10,11 a 10,12 a 10,13 ecc. mentre il titolo "x" sta quotando 10,30. loro poi sapendo che c'è un supporto forte in area 10,25 mandano giù uno o più ordini grossi grossi e gli fanno bucare il supporto. ecco allora che partono in automatico gli stop loss e loro si fanno servire tutti quei lotti che avevano piazzato a prezzi inferiori.
ecco, questo è un esempio facile facile ma che rende l'idea.

quello che comq volevo dire nel post maurizio è che quando si rompe una trend di lungo periodo bisogna applicare la disciplina e non si può sempre mediare. quanti stanno mediando le alitalia?
tra i tanti c'è pure uno che conosco, è addirittura mio parente! che parole sue ci stava rimettendo 200 milioni di lire e continuava a mediare. c'era ancora la lira, chissà quanti soldi nel frattempo ha ancora messo su quel titolo e non è tra l'altro una persona particolarmente facoltosa.

capisci il concetto? e secondo te con parmalat nessuno mediava? e con italease oggi? non voglio dire faranno tutti la fine del gruppo di tanzi ma insisto nel dire: chi può sapere quando e dove si fermeranno le discese? magari verrà il giorno che torneranno pure in attivo chi lo sà però mediare sistematicamente su roba in caduta libera per me è da kamikaze e per "n" volte che ti va bene se una sola, dico una, ti va male come nel caso di sto parente di mio padre sei rovinato.

 
Alle 15 luglio 2007 alle ore 10:47 , Anonymous Anonimo ha detto...

Come sempre non posso che essere d'accorda con te. Io intendevo gli stop loss, utilizzati quando non si può seguire il mercato, (assenaza prolungata per lavoro o altro) Nel caso di Sorin è stata una mano Santa, poichè dopo il meno 10% ne seguirono altri. Banca Italise, quando usci la notizia di una perdita sui derivati di 200ML scrissi su un forum che era meglio chiudere le posizioni in quanto le perdite potevano essere maggiori Anche lì alcuni non fecero altro che mediare aggiungendo perdite su perdite, quando vendendo si poteva poi fare una scalping sui rimbalzi. Io personalmante se avessi avuto il titolo non solo avrei chiuso le posizione ma ci avrei messo una croce sopra, il rischio è troppo alto e non mi stupirei di vederla al prezzo di collocamento (9.80 mi sembra)Aggiungo che non mi sembra una nuova Parmalat: nessun debito, pacchetto clienti robusto e ricapitalizzazione, se uno riesce ad individuare il "pavimento" sul lungo può dare soddisfazioni.
Ciao

 
Alle 15 luglio 2007 alle ore 11:09 , Anonymous Anonimo ha detto...

sì non credo nemmeno io italease possa fare una fine tanto brutta, l'ho usata nel discorso perchè il grafico mi serviva da esempio.
sul farci scalping beh, credo di essere troppo inadeguato per varie ragioni. credo sia da lasciare ai più scafati, la penso come steve, ci sono tanti titoli non vedo perchè impuntarsi su quello.

 
Alle 16 luglio 2007 alle ore 08:59 , Blogger Forex ha detto...

Beh che vebnga preso lo stiop loss fa parte del gioco..ma almeno sono dal punto psicologico molto più facili da sopportare di un grande loss! E non è cosa da poco...tradate voi quando avete un azione che continua a scendere e nons apete se chiudere o no! ;)

 

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